1. Riso freddo


    Data: 27/01/2019, Categorie: Etero Autoerotismo Gay / Bisex Sensazioni Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    ... chi si comporta così, è soltanto un povero uomo senza palle. Ancora in acqua mi sfilai rapidamente lo slip ed il reggiseno. Li avrei fulminati. Sicura, comunque, che Kira avrebbe rappresentato per loro un bel deterrente da qualsiasi azione violenta. Ed uscii dalle acque come Venere dal mare (ah ah ah....che immagine!!!). Tutti quanti si fecero appresso, tutti a discreta distanza per farsi vedere e per guardarmi ma abbastanza lontani per non incorrere nella reazione del cane. Li spiazzai davvero. Ed incredibilmente mi sentivo come una regina. La Regina del Lago. Vedevo i loro occhi liquidi, i volti arrossati, i movimenti della mano accelerati. I due si accostarono ad un albero. Il più anziano si chinò per praticare all'altro una fellatio ruvida e violenta. L'altro, mostrandomi la lingua, si torturava i capezzoli. Un semicerchio di membri eretti e pronti all'esplosione. Kira, serena, dopo essersi scrollata di dosso l'acqua, si stese nel suo posto ombroso guaendo. Io mi lasciai ammirare. Lo ammetto: ero (stupidamente) gratificata. Ed eccitata. E volevo gratificare ed eccitare ulteriormente tutti quegli uomini che, ...
    ... pur continuando la loro volgare pratica, non osavano avvicinarsi alla Regina del Lago. E mi toccai. Mi toccai lascivamente guardando dritto negli occhi ognuno di loro. Durò poco il gioco. Uno ad uno vennero strozzando lamenti gutturali. Anche i due omosessuali vennero. Quello chino tristemente gocciolando il suo piacere sulle foglie a terra, l'altro preferì una esibizione del suo schizzo sul viso dell'amico. Ansimavano, tutti quanti, cercando di riprendersi da quella che per loro, probabilmente, era stata una forte emozione. E poi venni anche io. E non lo nascosi loro, urlando, il mio piacere. Qualcuno, dopo aver applaudito (???), scomparve come un'ombra nel bosco. Altri mi lanciarono baci. I due gay mi fecero l'occhiolino. E fui di nuovo, forse, sola. Kira, dopo essersi grattata violentemente un orecchio, appallottolandosi, si addormentò. Ok. Speriamo che raffreddandosi in frigo migliori. Mi spiace per loro. Era una cosa che dovevo fare quella di scrivere questo racconto. Forse domani sarò più serena. Certamente più serena di quando quella sera, di tanti anni fa, tornai a casa con Kira e il libro sotto al braccio. 
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