Le tentazioni oscene di una signora per bene
Data: 28/01/2019,
Categorie:
Porno celebrità,
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... la sent’ bloccare. Udì l’uomo mormorarle:- Signora, si chini a baciarmelo. -A Katia un brivido corse lungo la schiena. Adesso le stava chiedendo troppo.- Signora, la prego, si chini a darle almeno un piccolo bacio. Si tratta di un attimo. Sono pulito! Desidero soltanto che le sue belle labbra si posino sul mio glande. Dietro non abbiamo nessuno che potrebbe scorgerla chinarsi tra le poltroncine. - Vedendola voltarsi per accertarsi che veramente non ci fossero spettatori alle loro spalle, si accese in lui la speranza che si chinasse.Molte volte, Katia, aveva fantasticato di fare un pompino a un uomo che non fosse suo marito. S’immaginò quel grosso e strano cazzo tra le labbra. Pensieri che le diedero la certezza della sua vera natura: carnale, lussuriosa e lasciva. Quell’evento inatteso stava mutando in realtà le sue immaginazioni erotiche e in un luogo in cui mai avrebbe immaginato accadesse, ma esitava ad abbassarsi.L’uomo intuendo quanto lei desiderasse farlo ma vedendola esitante, scostò il giaccone per farle intravedere il cazzo. Così sperava di vincere gli ultimi barlumi d’indecisione che la frenavano. La vide chinarsi un po’ verso di lui ma rimanere ancora indecisa. Pensò che metterle la mano sulla nuca e spingerla in avanti potesse incoraggiarla ma anche generare l’effetto inverso. Azzardò la mossa. Le pose la mano destra dietro la nuca e impresse una pressione su essa. Avvertì la muscolatura del collo della signora irrigidirsi. Allentò la pressione. - Solo un bacio ...
... sulla cappella la prego. - le ripeté. - Lo so che ha voglia di farlo. Vinca il timore. Non abbiamo molto tempo. - Vedendo che lei non si decideva le tolse la mano dalla nuca, sperando che la signora ricominciasse almeno a masturbarlo. Si era appena ritratto quando la vide abbassarsi.Katia si chinò sul cazzo dello sconosciuto. Adesso loaveva a pochi centimetri dalla bocca. Le giunse l’odore inebriante dei feromoni maschili. Poggiò le labbra sulla maestosa cappella. Avvertì la mano dell’uomo posarsi sul suo capo, ma senza premere per spingerla a prenderglielo in bocca, come se con quel gesto volesse far decidere a lei se eseguirlo. L’odore che avvertiva provenire dal quel cazzo era irresistibile. Dischiuse le labbra. Il grosso glande le riempì la bocca. Afferrò la base del cazzo con una mano e cominciò a succhiare, leccare e poi tornare a ciucciare. Dimentica di dove fosse, la sua lingua giunse a leccargli i testicoli glabri. Ne prese in bocca uno, poi l’altro, quindi fece scorrere la lingua su tutta la lunghezza dell’asta e tornò a succhiare glande e frenulo. Gli giunse la voce mormorata dell’uomo: la avvisava che stava per eiaculare ma lei seguitò a succhiargli il cazzo, affondandoselo in bocca fino a fargli oltrepassare l’ugola, e adeguando essa alla sua curvatura. Si sentiva vacca fin dentro l’animo e questa sensazione era motivo di goduria mentale. Capì quanto fosse la mente a dominare il sesso. I genitali erano soltanto dei terminali.- Signora, lei è brava, bravissima! Sto ...