Al traverso dell'isola- la riffa - Racconti Erotici

Al traverso dell'isola- la riffa

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Al Traverso dell’Isola – La Riffa

Credo che il mio Nick lasci poco spazio all’immaginazione, le mie vere passioni sono il mare e la vela.

Il senso di libertà che provo quando sono in mare non riesco a provarlo in nessun altro momento. Le onde, il vento, il silenzio, il suo profumo, mi fanno sentire invincibile.

Il sapore che ha la pelle bagnata con l’acqua di mare è inspiegabile. E’ magicamente fresca e vellutata ed il suo sapore si dipana nella bocca per arrivare ai punti più remoti del cervello.

Quando riesco ad unire questa grande ragione di vita con il sesso allora è l’apoteosi.

Trovarsi in mezzo al mare e vivere un’esperienza erotica è come raggiungere l’orgasmo perfetto.

La mia passione mi porta molto spesso a girovagare e condividere il peregrinare con altre persone, meglio se perfetti sconosciuti. Un modo per conoscere persone sempre diverse e con storie nuove da raccontare.

Un’estate come tante altre, mi arriva una mail da un amico di professione skipper, il quale mi chiede se posso portare in giro delle persone. Lui è occupato nel suo lavoro e non può soddisfare la richiesta.

Per me un’altra occasione per starmene nel mare e conoscere gente nuova.

Mi presento al molo all’orario stabilito in attesa degli ospiti.

La barca che il mio amico ci ha riservato è un Hallberg-Rassi 64. Un gioiello!!!

Destinazione da stabilire e nessun’altra indicazione. Queste ...

... sono le cose che i piacciono!!

Mentre mi affaccendo per prendere possesso dell’imbarcazione e controllare le prime cose indispensabili, sento dei passi sulla tuga. Mi giro verso il tambuccio e dalla scaletta stavano scendendo le game più lunghe che avessi mai visto.

Piedi scalzi, pantaloncino sundek e triangolino al seno.

Un sorriso contornato da capelli mori, lisci e lunghi con due occhi azzurri che illuminavano in pieno giorno.

La carnagione leggermente olivastra e i suoi lineamenti vagamente arabi.

Resto senza parole, non mi aspettavo di veder scendere dalla scaletta una meraviglia del genere.

Sarà stato il controluce o il fatto che non riuscivo a vedere nient’altro che, anziché sentire una voce femminile, sento un saluto con voce maschile.

Credo di essere diventato pazzo, invece dal tambuccio si affaccia il suo compagno molto divertito dalla scena e mi saluta con fare amichevole.

Facciamo le consuete presentazioni e cerco di assumere di nuovo un’espressione meno rincretinita, anche se mi era difficile staccargli occhi di dosso.

E’ l’ora di un primo aperitivo e come di consuetudine, quando ho degli ospiti, mi porto sempre una bottiglia di champagne per avviare le conoscenze.

Saliamo nel pozzetto e ci sediamo per sorseggiare un flute.

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Loro sono una coppia francese della Bretagna entrambi amanti del mare. Mi dicono che sono venuti in Italia per festeggiare un evento, ma che al momento preferiscono non dirlo.

Sono entrambi molto ...