Al traverso dell'isola- la riffa - Racconti Erotici

Al traverso dell'isola- la riffa

... abbracciamo e andiamo verso gli ospiti mostrando i nostri gioielli, davanti ad aprire la strada i nostri nuovi amici e proprietari della casa.

Per l’occasione un gruppo musicale inizia a suonare e ci scateniamo nei balli.

Il fantastico trio si è di nuovo unito e, senza alcun pudore, stanno ballando come se facessero sesso.

Brigitte ed Eleonora non mi staccano gli occhi di dosso e mi chiamano con lo sguardo, mi sciolgono e mi eccitano allo stesso tempo.

Ad un certo punto Brigitte si ferma e blocca anche Eleonora. Gli scioglie i capelli ed entrambe mi guardano, ferme, immobili. Poi, lentamente, Brigitte inizia a togliere la tuta ad Eleonora.

Prima scopre i seni, prorompenti, sodi, vogliosi. Poi continua a calare la tuta, Eleonora continuava a restare ferma e a guardarmi fissa, penetrante come una lama calda nel burro.

Anche io ero immobile come gran parte degli ospiti, con lo sguardo fisso, eccitato, voglioso e curioso di capire il gioco.

Finalmente la tuta cade definitivamente a terra, lasciando Eleonora quasi completamente nuda.

Indossava uno string nero orlato di un sottile pizzo rosso. Sul pube due laccetti a contornare ed esalate le labbra della sua meravigliosa fica, che erano completamente accessibili.

Lei a gambe leggermente divaricate. Statuaria, con lo sguardo piantato nei miei occhi.

Nel controluce si intravedevano le grandi labbra ed una gocciolina che pendeva. Era eccitatissima!

Anche Brigitte si mise nella stessa posizione e anche ...

... lei lascio cadere l’abito a terra.

Nude e completamente vulnerabili seppure nessuno degli ospiti azzardasse ad avvicinarsi.

5 / 7

Avevano deciso che io sarei stato il loro oggetto di piacere e mi volevano prendere proprio in quel momento e in quel posto.

All’unisono alzarono le braccia a chiamarmi, sempre con lo sguardo fermo.

Ronald mi si fece più vicino e iniziò a togliermi la camicia, sbottonandola lentamente, poi slacciò i pantaloni lasciandoli cadere a terra.

Io mi avvicinai lentamente, gustando ogni istante di quel momento irripetibile.

Ero consapevole di avere tutti gli occhi addosso e questo mi eccitava oltre ogni limite. La mia eccitazione era ben visibile sotto i boxer.

Era duro come il marmo e sentivo le pulsazioni del mio cazzo ovunque.

Il richiamo di quelle femmine era fortissimo.

Mi avvicinai e le invitai a scendere nella piscina. L’acqua è il mio elemento naturale!!

Non lo sapevo, ma la piscina era in realtà un’enorme vasca di vetro, una specie di acquario. Gli ospiti potevano stare all’esterno del vetro oppure e addirittura sotto. Gustando la visione a 360°.

Crudele ed eccitante, puoi vedere tutto. E’ tutto vero e reale, ma non puoi partecipare.

Fu così che mi trovai immerso in una grande vasca con due donne stupende ed una platea all’esterno che poteva vedere qualunque cosa.

Iniziammo a baciarsi, a toccarci mostrando esattamente ciò che stavo facendo.

Sentivamo gli occhi degli altri ospiti su di noi attraverso il ...