Non volevo ma mi è successo
Data: 29/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autore: stefanoconfuso
... gorgo di una turpe e oscena sottomissione: non capivo più niente, ondate di calore e fremiti risalivano dai piedi correndomi lungo la schiena, nella testa si rincorrevano i fotogrammi di quell�equivoco, con l�ossessivo cazzo che mi sconvolgeva l�esistenza, nella mente rimbombavano le volgarità di �zoccola� �troia� che intrigavano più che ferirmi.I brividi aumentarono, le scariche di adrenalina mi sconquassarono, quando, come un automa, certo, obbedendo all�ordine, gli agguantai il cazzo, avvolgendolo, impugnandolo con delicata risolutezza, palpandolo fino ai coglioni che soppesai mungendoli mentre lo scappellavo e masturbavo con la bramosia frenetica di farlo venire fra le mani. Mi piaceva da morire quel pieno di carne viva che sverginava la mia identità maschile, quel cazzo di cazzo da cui sarebbe stato difficile staccarsi.Faccia al muro, in un sussulto di orgoglio lo implorai:�Per favore, fammi andare via, ti sei divertito abbastanza, non voglio più stare qui dentro, ti scongiuro lasciami uscire, ti prego!!! dai magari ti sego velocemente, sborri e mi lasci andare, fai il bravo!!� Che pena!! Gli ripresi il cazzo in mano, per cercare una via di fuga o per soddisfare la mia voglia? boohh??. Per tutta risposta mi schiacciò alla parete serrandomi le mani in alto strusciando il cazzo sulle chiappe con tutta la sua consistenza; appoggiò la punta della lingua nell�orecchio sinistro tormentandomi con l�alito caldo da brivido:� vuoi andare via ehhh puttanella? Vai, vai via ora che ...
... tiro fuori la troiaggine che hai dentro!!! Una sega veloce? Ma tu vuoi molto più, il cazzo lo mangeresti senza saziarti!! Dai vai, vai via lurida porca, zoccola repressa, puttanella frigida, segaiola impunita, troietta in cerca di cazzo!!!� Leccava a fondo l�orecchio, esplorandone le parti più interne e sensibili: aveva ragione!!!La zoccola che era in me decise di restare, non mancava la forza per uscire ma la voglia di farlo. Restai per scoprire fin dove mi sarei spinta, andai letteralmente in tilt e mentre chiudevo gli occhi indugiai sulla scritta, fresca di pennarello:�3457.. godo da zoccola nei cessi con i cazzi in mano..� La mia identità si annullava.Slinguazzandomi l�orecchio, il collo, le spalle denudate mi fece stringere nuovamente con immenso piacere l�uccello immondo che premeva oscenamente caldo, Sotto i colpi lussuriosi della lingua e delle labbra che mi marchiavano di succhiotti violacei come una femminuccia, sgocciolavo saliva e la mente inseguiva quell�inconscio istinto perverso tenuto forzatamente nascosto. Provavo fisicamente quella sensazione di essere posseduto da un maschio solo sognata, immaginata, fantasticata! Mi facevo oggetto consenziente. Nel deliquio si rincorrevano i flash-back dei sogni erotici adolescenti che agitavano il sonno adulto: ragazzino mi lasciavo ingroppare dai compagni già più �uomini� sulla spianata erbosa di un campetto, si strusciavano per gioco e gioiosamente, con la faccia schiacciata nell�erba profumata, mi riponevano il loro ...