1. Mildred e Patrick capitolo 8°


    Data: 30/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss Serena

    ... frustavo col flogger su schiena e natiche, anche se con meno intensità dell'altra donna. “Devo ammettere che hai ragione, come uomo non vale nulla, ma almeno sa leccare una fica come si deve.” mi disse Tessa “Dai vieni qua che per frustarlo c'è sempre tempo.” Questa volta fui io a togliermi il vestito prima di sedermi vicino a Tessa, con la quale iniziammo subito a scambiarci lunghi baci sulla bocca, mentre ci toccavano fra le gambe a vicenda. “Sai mi sei piaciuta come ti ho viso da Riley.” mi confessò Tessa “Perchè non sei solo una bella donna sicura di se, ma letteralmente emani sesso e non vedevo l'ora di farlo con te, anche se con questa merda fra i piedi.” “Anche tu mi piaci tantissimo.” le risposi “E voglio solo vederti godere. Sai ho trovato il modo per rendere quest'inetto una base per cazzi, anche per due donne.” Lei mi guardò incuriosita, così non mi rimase che portarla in camera seguite da Patrick, che come al solito si muoveva a quattro zampe. Una volta arrivati legai lo schiavo al centro del letto, per poi fissargli uno strap-on alla bocca, e un altro sopra il pene. Tessa scelse d'usare lo strap-on che aveva sulla faccia, così dopo non ci rimase che impalarci su quei due falli. Lei non mi diede quasi il tempo di penetrarmi completamente, che mi ritrovai la sua bocca sulla mia, e una mano che mi toccava con delicatezza il clitoride, così non mi rimase che ricambiare quelle attenzioni, cosa che feci ben volentieri. Iniziammo così a donarci piacere ...
    ... reciprocamente, muovendoci con molto calma sui due falli, lasciando che fossero le mani a regalarci le emozioni più forti. Anche se apparentemente potevamo sembrare quasi due adolescenti intente a masturbarsi a vicenda, in realtà eravamo due donne che ben sapevano quali punti andare a toccare. I nostri respiri si fecero man mano più affannosi, e dimenticandoci di fatto di Patrick, ormai relegato ad un semplice sostegno per i falli, arrivammo entrambe quasi insieme all'orgasmo, ancora abbracciate mentre le labbra non smettevano mai di sfiorarsi. “Che ne dici di fare il culo a quest'inetto.” proposi a Tessa ben sapendo che avrebbe accettato il mio invito. In poco tempo liberammo Patrick dagli strap-on, per poi indossarne due molto grossi noi due, quindi gli slegai i piedi prima di sedermi sulla sua faccia. “Inculalo senza pietà.” dissi alla mia compagna di giochi, dopo aver afferrato le caviglie di Patrick per poterle portare indietro, e allargargli così le chiappe. Tessa non se lo fece ripetere, ma infilò la punta dello strap-on quasi con grazia, per poi spingerlo dentro, con una brutalità a me sconosciuta. “Tanto il porco non può dire nulla, visto che quasi lo soffochi col tu culo.” mi disse prima di baciarmi “E poi uno del genere merita solo di farsi sfondare.” “Si rompiglielo bene prima che sia qualcuno a fargli provare il vero cazzo.” Iniziammo così ad insultare Patrick, scambiandoci più volte posizione, ma senza mai curarci di quello che poteva provare quell'uomo, ormai ridotto ad un ...