1. Per la vittoria


    Data: 01/02/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... diceva:�Avanti�.Anche le altre due erano con l�accappatoio indosso, sulle panche giacevano abbandonate le divise verdi con le quali era stata vinta la battaglia. Valeria m�indicò una delle docce dalla quale proveniva uno scroscio insistente, io m�affacciai per controllare e mentre osservavo il getto continuo e regolare mi sentii spingere in avanti sotto il fiotto dell�acqua. La mia tuta s�intrise istantaneamente, mi voltai meravigliato e anche certamente stizzito: io non le conoscevo così sotto quest�aspetto per mettere in atto scherzi di dubbio gusto, tuttavia con una calma olimpica appena velata da un tono sbarazzino nella voce, Gianna alla svelta in modo ironico mi sussurrò:�Oh, guarda, ti sei tutto inzuppato. Poverino, adesso dovrai per forza spogliarti�.Io rimasi immobile, perché non riuscivo ancora ad afferrare la situazione, giacché fu Caterina a distogliermi dal mio sbigottimento:�Dai, su forza, togliti la tuta che festeggiamo�.Come a un segnale convenuto, tutte e tre lasciarono cadere gli accappatoi ai loro piedi davanti ai miei occhi si presentò un quadro che non esito a definire ancora tutt�oggi esaltante, inebriante e unico: Gianna s�innalzava florida, donando al vapore dell�angusto locale i suoi seni pronunciati con i piccoli capezzoli a forma di ciliegia, i capelli castani le arrivavano alle spalle robuste, le gambe ben modellate viceversa racchiudevano il tesoro d�un pube ancora da ragazzina. Caterina era più piccola, poiché aveva gli occhi chiari e ...
    ... splendenti, il suo corpo sprizzava vigore e dolcezza al tempo stesso, lei aveva i seni delicati con capezzoli d�un colore rosa tenue, i capelli biondi e ricci come quel bozzetto di peli che le fioriva sotto un ombelico che sembrava disegnato da Giotto. Infine Valeria, la mia fedele capitana, che veniva un po� presa in giro per la sua limitata e scarsa avvenenza. Io la descrivo con il rispetto dovuto al suo coraggio di compiere un atto, come quello di spogliarsi davanti a me che dev�esserle costato e pesato un�immensa fatica.Lei era più alta di me e persino magrissima, sulle sue gambe molto lunghe le ginocchia spiccavano sferiche come gli snodi dei manichini nei laboratori di copia dal vero, i seni erano quasi inesistenti, rivelati soltanto dai due capezzoli scuri appuntiti che puntavano dritti in avanti. Aveva capelli neri e corti, le anche non formavano alcun tipo di curva e sul ventre portava un graziosissimo ciuffetto di peli folti, corti e nerissimi. Nuda faceva persino tenerezza, poiché sembrava la più impacciata e la più timida delle tre ragazze. Io contemplavo quell�inedito spettacolo con gli occhi sbalorditi e incantati, sennonché avvicinandosi Gianna fece di nuovo rimbombare la sua voce:�Non ricordi, che cosa ti dissi il giorno in cui vincemmo a Firenze?�. Certo che ora lo ricordavo, perché nell�esaltazione e nel trionfo della vittoria m�aveva riferito:�Mister, se quest�anno vinceremo il campionato, verremo tutte quante a fare l�amore con te�.Naturalmente quella spiritosaggine ...