Gemma
Data: 03/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: fulgenzio
Capitolo IINei giorni che seguirono Gemma visse trasognata la sua prima storia d�amore: era torbidamente attratta da Marcella e non mancava occasione per dimostrarglielo. Cosa, questa , che per poco non provocò più serie conseguenze.La natura impetuosa della nostra, così poco al passo con i tempi, avrebbe potuto causare guai a tutt�e due: se il marito dell�amica avesse compreso quale fosse il vero rapporto tra di loro, avrebbe immediatamente chiesto l�annullamento del matrimonio e, in assenza di figli, ottenuto facilmente. Marcella amava sinceramente il marito ma subiva come tutti il fascino prepotente dell�amica che non perdeva occasione per manifestarle un attaccamento non proprio amichevole. Dovunque la trovasse, cercava il modo e l�occasione per portarla nel primo posto appartato che le venisse in mente. Le incollava le labbra sul collo, sollevava la gonna , introduceva due dita nella vagina ed iniziava la masturbazione fino a che non la sentisse rantolare di piacere. Marcella si spaventava di fronte a queste trovate ma non sapeva sottrarsi alla libidine della loro relazione. Ella aveva avuto per le pratiche saffiche una predisposizione coltivata sin dai tempi del Collegio. Conosceva già la propria natura voluttuosa e cercava nella trasgressione l�appagamento dei sensi che un marito, troppo ligio alle regole della morale borghese, non sapeva darle. A Marcella piaceva il loro rapporto coniugale: le piaceva donarsi nel talamo, assecondare le voglie di Filippo, tutte ...
... improntate all�amplesso senza variazioni, quasi casto, però avrebbe voluto un�inventiva erotica più spinta , nei momenti d�intimità. Con Gemma era diverso; si accoppiavano safficamente usando mani e lingua, si sussurravano parole lascive e godevano dei rossori che si procuravano quando le richieste diventavano�scabrose e le frasi oscene. Poi con il passar dei mesi, s�accorsero che il ripetersi dei gesti, la scontata sequenza degli incontri, cominciava a logorare la loro intesa; fu allora che Gemma partorì una delle fantasie più ardite che a quel tempo si potessero immaginare: avrebbero ammesso ai loro giochi �un uomo. Dapprincipio Marcella non fu messa al corrente della cosa e Gemma fece in modo che tutto accadesse come per caso. Un giorno che nude si dibattevano sul letto della giovane strofinando il pube l�uno all�altro e cercando il contatto del clitoride, confondendo le grandi labbra vaginali in un coito saffico , ella ebbe a dire all�amica:�adesso ti penetro� mentre inarcava il bacino per realizzare il possesso più intimo. Al che Marcella sospirando :� �come vorrei che tu avessi un piccolo pene per essere tua �. profondamente� e Gemma, di rimando: � forse si può realizzare� �e come?� �semplice , trovando un uomo che giochi insieme a noi!�. L�amante arrossì violentemente per l�inaspettata rivelazione e subito definì la cosa irrealizzabile e pericolosa. Continuando a parlarne, però, dovette ammettere che il desiderio tra loro, frustato dalla singolare oscenità della proposta, ...