1. MIA MADRE PARTE SECONDA


    Data: 03/02/2019, Categorie: Masturbazione Maturo Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    Mi sentii svenire dal piacere, finalmente il bastone di carne tanto desideratomi era entrato nel corpo. Il mio tesoro mi penetrava con delicatezza accompagnando la sua chiavata conparole dolcissime; mi sembrava di essere in Paradiso, lo tirai a me, lo baciai egli dissi: “sei il mio Angelo, ti voglio, ti voglio per sempre”. Purtroppo l’estasi durò solo pochi minuti, improvvisamente accelerò i colpi,estrasse la varra dalla spacca, la poggiò sul mio ventre e mi inondò la panciadi densa sborra. Capii che l’emozione gli aveva fatto un brutto scherzo, ma ero tantoinnamorata che fui felice lo stesso, pur non avendo goduto.] Io, invece, godetti come una bestia. Immaginando che fosse l’ora del rientro, rimisi esattamente al suo postoil diario, ma da quel giorno è inutile dirlo, ogni volta che mia madre uscivacorrevo a prenderlo e, sempre sparandomi una sega, lo leggevo avidamente. Una delle prime pagine che corsi a leggere fu quella del martedì precedenteper verificare l’esattezza della mia visione. Era incredibile, non avevo sbagliato quasi niente, il mandrillo l’avevaeffettivamente chiavata sulla sedia delle visite ginecologiche, l’unica cosache non avevo “visto” era avvenuto nell’ingresso; il dottore non avevaresistito al delizioso bocchino e le aveva scaricato le palle in gola, facendola venire per la prima volta. Avrei dovuto supporlo, con un pucchiaccone come mia madre una sola scopatanon era sufficiente, ecco cosa scriveva quella troia di mia madre. […dopo aver reclinato lo ...
    ... schienale, il mio amore, che non aveva smesso un attimo di accarezzarsi il duro cazzo, si è inginocchiato ai miei piedi, mi ha prese le caviglie, ha cominciato a baciarmi le gambe, me le ha divaricato posizionandole sugli appoggi, mi ha dischiuso con le dita le labbra della fica e dicendo: “a noi puttanona”, mi ha ficcato la testa tra le cosce iniziando a leccarmi il clitoride. “Che meraviglia, hai una lingua delicatissima e come la usi bene, nessuno mi ha mai leccato così, mi fai morire”. Sempre più allupato il mio tesoro, che accompagnava la lappata con un frenetico massaggio alle mammelle, mi ha introdotto un palmo di lingua nella spacca edha cominciato un ritmico andirivieni a mo’ di chiavata. “Basta!, basta!, non resisto più, adesso voglio il cazzo, dai prendimi”. Il mio amore si è alzato, mi ha strusciato la capocchia all’imboccatura della fessa, poi si è ritratto, “certo che ti chiaverò, ma prima toccati un po’, lo sai che mi piace vederti masturbare, mi eccito come una bestia”. Come una puttana non mi sono fatta pregare, mi sono infilata due dita nella bernarda cominciando un frenetico ditale, “dai sparati una sega, anche a me piace guardarti, anzi qualche volta dobbiamo godere così, mentre ci masturbiamo, e quando verrai devi sborrarmi in bocca ed io ingoierò tutto il tuo sperma, questo lo faccio solo a te, tesoro mio”. “Angelo mio, é bello vederti così aperta, così infoiata e lo sai che mi piaci quando parli in modo sboccato, ma non devi dirmi bugie, io non posso ...
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