1. Il diario osceno di mia madre


    Data: 04/02/2019, Categorie: Hardcore, Sesso Interrazziale Tabù Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... varra e si portava la grossa cappella all’imbocco delbuco nero, quindi si lasciava andare in modo che lentamente ma inesorabilmenteil cazzo le penetrasse tra le chiappe, narrando la sensazione sublime che provavaquando la nerchia le riempiva lo sfintere.Però a suo dire questa non era l’inculata che preferiva; l’apice della goduriala raggiungeva alla pecorina, quando il suo ingroppatore la inchiappettavaaffondandole dall’alto il randello nel culo fino ad allagarlo del suo sperma.Si fermavano solo per riprendere le forze; durante tali pause, spesso, miamadre andava in cucina a preparare del caffè e dei tramezzini.Qualche volta tornando aveva trovato il suo maschione addormentato, ma avevaun sistema dolcissimo ed infallibile per risvegliarlo; si stendeva sul lettoe cominciava a leccargli la punta dell’uccello, che, con il suo padrone ancora nel dormiveglia, si ingrossava lentamentediventando il bastone duro che tanto piaceva avere in corpo a quella stronza della mia adorata mamma.A volte, tralasciavano la colazione ricominciando a trombare alla grande.Andando avanti nella lettura scoprii tutti i trucchi escogitati dalla troionaper andare a farsi scopare, la zoccola, ad esempio, diceva a mio padre di recarsidalla sarta per farsi cucire dei vestiti e dopo tre o quattro sedute di misure,leggi favolose montate, portava a casa degli abiti confezionati comprati innegozio; per un periodo diceva di recarsi in un centro di estetica per fare deimassaggi ed al ritorno annotava nel diario ...
    ... il lungo massaggio ai coglioni deldottorino che si concludeva con la maschera di bellezza, fattagli dall’amico chegli stendeva sul viso la sua calda sborra; un’altra volta si inventò una terapia per il mal di schiena, a base di iniezioni praticatele dal Truzzi nel suo laboratorio ma invece dell’ago, nel culo la stronza si infilava la dura mazza del dottorino.La depravata confidava al suo caro diario tutte le più minime sensazioni cheprovava prima, durante e dopo i furtivi amplessi, ed anche, come, con la scuoladi Angelo, aveva imparato a fare i bocchini, l’estasi che le procurava il bereil denso nettare che le scaricava in gola il suo amante, le lunghe sgrillettatesolitarie pensando a quello che aveva fatto e fantasticando su quello cheavrebbe fatto con il suo dottor Truzzi.La loro attrazione carnale era così forte che si cercavano continuamente, eper potersi vedere il più spesso possibile mia madre s’inventò una vera passioneper il sempre detestato lavoro all’uncinetto in cui erano maestre le sorelledi Angelo.Questo diventò un ottimo motivo per recarsi, quasi tutti i pomeriggi, a casadel suo amante.Leggiamo cosa scriveva:“Oggi sono andata a casa Truzzi ma il mio tesoro é rimasto chiuso nel suostudio per circa un’ora facendomi star male.”Avevamo inventato questo trucco per vederci ed invece di lui nemmeno l’ombra.Ma poi l’amore mio é venuto nel salotto, mi ha appena salutata, passandosubito a rimproverare le sorelle: “Non dovete far lavorare per tanto tempo lasignora, volete ...
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