1. Interruzione


    Data: 05/02/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: dominus_furens

    ... l�analisi chiedendomi � senza trovare risposta � come mai un bocconcino del genere fosse lì verso uno dei lati della pista completamente solo.A dispetto delle tue apparenze quasi immacolate, in questa trentina di secondi che mi ero preso per osservarti i miei pensieri avevano già proposto una decina di posizioni in cui legarti delle quali, ne sono certo, ignoravi persino l�esistenza.Mi stavo quasi stupendo della inaspettata svolta positiva che la serata avrebbe potuto prendere, quando mi sono ricordato di questa maledetta scadenza. Avrei dovuto lavorare una volta a casa, di sicuro non avevo alcune ore da impiegare per convincerti ad accogliere la mia virilità in almeno un paio dei tuoi orifizi.Incrociare per un istante i tuoi occhi chiari, però, mi fece istantaneamente decidere di adottare un piano differente. Mi sono alzato rapido dalla poltrona in pelle rossa su cui stavo sprofondando e mi sono avvicinato con passi rapidi e diretti, fino ad arrivare di fronte a te.Sei quasi sobbalzata quando � mentre ballavi con la testa china e gli occhi chiusi, senza poterti accorgere che ti stavo raggiungendo � hai sentito la mia bocca sfiorare il tuo orecchio e insieme il mio braccio cingerti il fianco, sfiorando con le dita la candida pelle nuda della schiena.�Ti ho visto mentre me ne stavo andando, ti lascio un mio biglietto da visita, fatti viva�.Tutto mi si può dire, ma non che mi manchi l�audacia, solitamente. Mentre mi fissava tra lo stupito e l�imbambolato per un approccio ...
    ... tanto sfacciato, anziché passare il biglietto da visita che avevo già nella mia mano destra nella mano che mi stavi tenendo, te l�ho fatto lentamente scivolare tra la poca stoffa che copriva la parte inferiore della tua schiena e la pelle ancora più bianca di quanto mi era apparsa inizialmente, incastrandolo con maestria dopo alcuni centimetri nell�elastico degli slip, invisibile alla vista ma fastidioso e presente sulla tua schiena.Le mie labbra sulla tua guancia in un rapido e casto saluto a una sconosciuta e i tuoi occhi strabuzzati per il mio ardito approccio avrebbero spinto i più a credere che non mi avresti mai sentito. Io, al contrario, mentre mi allontanavo verso l�uscita per tornare a casa, di fronte al pc a scrivere e concludere questo maledetto lavoro che ancora oggi mi assilla, ero già certo che nel giro di qualche ora mi avresti contattato tu, impaziente.Ho visto la tua richiesta su facebook poche ore dopo, mentre io ancora lavoravo e tu eri probabilmente appena tornata a casa. L�ho lasciata lì un paio di giorni e poi l�ho accettata, permettendo così di scambiarci qualche rapido insieme di banalità. Sei più giovane di me di sette anni, universitaria pendolare e diligente che si era concessa una serata tra amiche, finita per rimanere da sola perché le altre tre con cui ti trovavi erano già finite in qualche bagno o in qualche auto a dimostrare di saper superare con maestria qualsiasi esame orale.Il fatto che tu non fossi stata della loro partita, sarò sincero, mi ha ...