1. An...i universitari


    Data: 07/02/2019, Categorie: Sensazioni Etero Gay / Bisex Autore: Mago_di_azz, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo la storia all'ultimo anno delle superiori con il mio professore preferito, ho passato un periodo un po' apatico. Questo, assieme al fatto che di punto in bianco avevo smesso di provarci con qualsiasi essere femminile, come da buon ragazzo ben ormonato, i miei amici iniziarono a pensare che fosse gay. Non che fossero nemmeno tanto lontani dalla realtà, ma all'epoca era un bel problema, mentre ora mi sembra ci sia più libertà (oppure mi sembra così semplicemente perché sono più grande). Fatto sta che decisi di riscoprire il mio lato etero, e mi feci la ragazza. In tutti i sensi, poiché un mese dopo averla trovata persi la verginità "giusta", ovvero quella del cazzo. Il primo anno d'università lo passai quindi da etero, senza tanti ripensamenti, di certo infilare il cazzo mi piaceva molto, e divenni attivo, e lo preferisco tuttora. Vedere però la mia ragazza che godeva sotto i miei colpi, mi faceva tornare in mente quando anch'io godevo sotto i colpi del mio professore. L'imprinting ormai lo avevo, ed ogni tanto, l'idea di un bel cazzo mi tornava in mente. Senza volere e a lungo andare, piano piano catalizzai i miei pensieri omosessuali su un mio amico dell'università. Lo conoscevo fin dalla prima superiore, ma solo a metà del secondo anno d'università cominciai a pensare a lui e al suo sesso. Ed era un bell'arnese.Era il classico ragazzone strafottente, e mi scocciava tanto pensare a lui a quel modo. Ma non riuscivo a farne a meno. Fisico imponente da rugbysta (io non ...
    ... sono piccolo, ma lui era più grosso di me), e quando giocavamo a calcetto non potevo fare a meno di guardargli il cazzo, soprattutto prima di fare la doccia insieme. Già a riposo era molto largo e lungo, in erezione doveva essere una bella bestia. Se lo fissavo troppo mi si rizzava il mio per l'eccitazione, quindi quando facevamo la doccia correvo sempre tra i primi, perché lui era sempre tra gli ultimi (si perdeva in chiacchere), e se mi fossi trovato a far la doccia con lui, sarebbe stato difficile nascondere l'erezione e l'eccitazione che provavo. Dovete sapere inoltre che era un tipo che non ti dava molta sicurezza né riservatezza, ci raccontava tutto quello che faceva con la sua ragazza (molto fortunata), se fosse stato più riservato forse avrei allungato una mano... una volta o l'altra...Inoltre era anche benestante, e quindi per lui l'università era solo un passatempo, faceva quel che gli pareva. Era proprio un cazzone, in tutti i sensi.Mi ricordo il giorno in cui non riuscii a resistere alle mie pulsioni. Era un giorno di marzo del secondo anno, e io ero con i miei amici più stretti nella coffe room del dipartimento "aule". Avevamo già pranzato, ed attendevamo l'inizio del laboratorio pomeridiano. Seduti sul tavolo, io e gli altri cinque amici, ci stavamo giusto chiedendo se il cazzone sarebbe venuto o se avesse saltato il laboratorio come le ore di lezione della mattina. Ed eccolo arrivare, e ovviamente noi subito a prenderlo in giro. Ma non si scompose, si sedette al ...
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