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Sogno erotico
Data: 15/08/2017, Categorie: Etero Autore: SemplicementeSara, Fonte: Annunci69
Un'altra giornata dura di lavoro, non ne poteva più. Il ritmo stressante dell'alta stagione turistica e il caldo afoso di quella giornata di luglio lo avevano stremato. Per giunta le sue colleghe di lavoro non avevano fatto altro che litigare tra loro per i più futili motivi. Ad un certo punto della mattinata, fumando l'ennesima sigaretta, aveva immaginato di tappare la bocca ad ognuna di loro con il suo pisello indurito da un'immagine fissa nella sua mente da ormai due settimane. Quella donna senza volto che ogni pomeriggio ammirava dallo schermo del suo pc. Ogni mattina leggeva il suo allegro saluto che gli trasmetteva positività prima di recarsi al lavoro e al ritorno non faceva altro che scorrere le sue foto e guardare e rivedere i video che lei postava in compagnia sempre dello stesso uomo, il marito probabilmente, beato lui. Le scriveva ma lei non rispondeva mai. Era irraggiungibile e più se ne rendeva conto e più cresceva il desiderio che aveva di lei. Desiderava tanto incontrarla al punto da fissare, talvolta insistentemente, le donne che incontrava la sera nei piccoli bar di S. Pasquale cercando un particolare che gliela facesse riconoscere. Ma nella maggior parte dei casi finiva a letto con una di loro e mentre scopava e fotteva la lei di turno la sua mente vagava inesorabilmente nel ricordo di quel suo delirio virtuale. Forse doveva smetterla di collegarsi, allontanarsi per un po' da quel mondo trasgressivo in cui era stato catapultato quando la sua ex le aveva ...
... confessato di far parte della comunità scambista. Erano passati cinque anni da allora. Con la sua ex erano già in rottura ed era stata inevitabile la fine della loro storia. Si era fatto pure una posizione "prestigiosa". Era diventato l'amico fidato e il toyboy di decine e decine di coppie innamorate ma annoiate forse dalla solita routine. A dir la verità lui non godeva sempre ma per fortuna era tanta la goduria che provavano loro nel trasgredire e tanta anche la sua esperienza, che loro neanche se ne accorgevano. Cmq la decisione era presa ormai. Levava gli ormeggi. Quella sera stessa avrebbe chiamato i suoi fidati amici della gangbang di cui faceva anche parte e avrebbe comunicato la sua decisione. Mentre pagava il suo solito drink la brunetta di fronte a lui gli lanciava lunghe occhiate seducenti. Disse al barista di portarle un drink offerto da lui e se ne andò, per la prima volta senza cedere alla tentazione di tuffarsi tra le cosce di una bella donna. Forse era malato. Il problema era che non sapeva se era malato perché aveva rifiutato una serata lussuriosa o perché amava così tanto affondare il viso nelle fighe, leccare e succhiare quei bottoncini preziosi chiamati clitoridi, senza contare il fatto che adorava ubriacarsi del loro nettare prelibato. Non ci voleva più pensare. Erano le due di notte e aveva solo voglia di stendersi a letto nudo e crogiolarsi nella sua depressione. Poi l'indomani doveva lavorare e sopportare ancora lo schiamazzare delle sue colleghe. E ...