Sogno erotico - Racconti Erotici

Sogno erotico

... in effetti appena fu a letto crollò, senza neanche accendere per un attimo il televisore come faceva di solito, mentre le pale del ventilatore a soffitto giravano lentamente.

Lei era lì, in ginocchio tra le sue gambe e lui poteva godere della vista dei suoi seni e dei turgidi capezzoli che spingevano, quasi a voler bucare la seta rossa del babydoll che indossava. I capelli le ricadevano in onde dorate da un lato verso il davanti per l'inclinazione del busto, proteso verso di lui per quello che le sue mani delicate e decise stavano facendo al suo membro. Quel massaggio sensuale ed erotico lo stava mandando in estasi, le sue mani si muovevano su e giù e poi scendevano verso i testicoli stringendoli delicatamente mentre un dito sfiorava e massaggiava il perineo. Di nuovo con i palmi delle mani risaliva sul suo torace scivolando sul petto lucido per l'olio che vi aveva spalmato precedentemente. Il profumo lo inebriava: vaniglia, sapeva di vaniglia! Lei, odorava di vaniglia! Doveva assaggiarla perché era sicuro che il suo sapore era dolce come la vaniglia... Ma non riusciva ad arrivare a lei.. Non poteva. Lei si era chinata sul suo pene e saliva e scendeva, i movimenti languidi, caldi, umidi.. Era la sua bocca che lo avvolgeva, lo carezzava, lo succhiava e lo risucchiava in un crescendo di movimenti che prendevano un ritmo travolgente fino a fargli credere di essere ormai sul punto di perdere i sensi, fino a far uscire ormai senza controllo tutta la sua energia liquida, bianca e calda che lei sembrava gustare con piacere libidinoso... Ora si stava alzando, stava andando via... Sapeva che non poteva toccarla, non ci sarebbe riuscito, perché lei era un sogno, il suo sogno. Ma nei sogni si può parlare e mentre lei a piedi nudi gli voltava le spalle riuscì a chiederle il suo nome... "Sara" le aveva risposto. "Sara? E poi?" aveva insistito. Lei le aveva sorriso e strizzato un occhio. "E poi basta: semplicemente Sara..." .