1. Puttane! (5)


    Data: 07/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    “Posso?”, chiede una voce ad Enrico.
    
    “Ma certo!”, risponde lui. Riapro gli occhi, dopo il dirompente orgasmo anale di poco fa, e sopra di me vedo il mio vicino di tavolo.
    
    “Sei bellissimo così tutto impiastricciato di sudore, di umori e di sperma”, mi sussurra dolcemente. “Voglio assaggiarti!”, e mi scivola giù lungo il corpo fino ad affondare la faccia tra le mie natiche. Non appena la sua lingua comincia a percorrere la mia fessurina un brivido mi sconvolge e poi la mia schiena si irrigidisce.
    
    “Oddio!”, esclamo.
    
    “Che c’è, tesoro?”, mi chiede Enrico. “Adesso la tua rosellina deve essere molto sensibile. Chissà quanto godrai col prossimo cazzo!”, mormora chino su di me, mentre sventola sul mio naso una banconota da 200 euro. “Vedi quanto ha pagato questo stallone per scoparti? Sei un gran puttana, e anche molto brava se tutti vogliono farti! Non credi?”.
    
    “Sì, sono una gran puttana…”, mugolo, mentre sento le labbra del tipo succhiarmi la mucosa. Rapidamente il mio sfintere si svuota della sborra dei due stalloni di prima e, quando il leccafica si rialza, ha tutto il muso lucido di sperma e delle mie secrezioni e gli occhi rossi e infoiati. È ubriaco di desiderio e appoggia il cazzo sul mio buco slabbrato e lo strofina in su e in giù. Ogni tanto la cappella si incastra nelle pieghe della rosellina e mi provoca scosse di piacere.
    
    Quando torna indietro l’ultima volta, lascia il glande puntato contro la mia apertura. Rimane così per qualche secondo, aspettando ...
    ... che quella si schiuda, e poi la attraversa con estrema delicatezza, facendomi sentire ogni centimetro della sua virilità. Intanto, una mano raggiunge il mio buco e lo accarezza: Enrico non ha resistito ad uno spettacolo così invitante e ha sentito il bisogno di toccarmi e partecipare al mio godimento.
    
    D’altronde, lui è ancora vestito ed ha un pacco gonfio e pulsante che potrebbe esplodere da un momento all’altro.
    
    Allora, gli vado in soccorso: alzo le braccia e tiro giù la lampo dei jeans.
    
    “Era ora che ti decidessi!”, mi fa. Slaccio il bottone e il cotone degli slip si tende. Infilo le dita nell’elastico, tiro in avanti e poi verso il basso. La verga salta su come una molla e poi ricade in giù penzolando a destra e a sinistra.
    
    “MMMMMMMMMMM!!!”, mugola il tipo che mi sta scopando. Allunga il collo e ingoia mezza asta di Enrico, mentre io mi dedico alle sue palle. Il gigantone si abbandona indietro, appoggiando la schiena contro il muro, e si gode la suzione inspirando a denti stretti.
    
    “Sì, succhiate, così, bravi! AH!”, ci esorta.
    
    “AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!”, si sente all’improvviso urlare nella stanza. Con la coda dell’occhio scorgo quella troia di Enzo correre da una parte all’altra del postribolo in preda ad uno dei suoi violenti orgasmi, mentre tutti i presenti scoppiano a ridere nel vederlo sculettare scompostamente.
    
    “Torna da me, amore!”, mi implora Enrico, e la mia bocca avvolge tutto il suo scroto e lo succhia avidamente. “Sì, bravo, così! Sei ...
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