1. Puttane! (5)


    Data: 07/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... non ti sfonda, tesoro! Ti apre il culo e ti riempie per bene, prima di tanta carne e poi di tanta sborra!”, rantola una voce, che non è più quella di Enrico. “Ti piace la sborra, non è vero? Lo so che ti piace! Ti ho visto prima come l’hai bevuta tutta! Ne vuoi ancora, no! Sì che ne vuoi! Perché tu sei una PUTTANA!”.
    
    Quest’ultima parola viene urlata e, contemporaneamente, lo sconosciuto mi sferra un colpo profondo che mi dilania la prostata.
    
    “NOOOOOOOOOOOOO!!!”, grido disperato, e stringo il tessuto del divano rischiando di strapparlo via.
    
    “Sììììììììììììììììììììììì!!!”, ribatte lo stallone, sghignazzando di soddisfazione e cavalcandomi come un toro, mentre le sue mani forti mi stringono i fianchi e mi costringono ad andargli incontro e a sbattere le mie chiappe contro il suo ventre. Così facendo la sua nerchia mi arrivo fino in fondo e sento le sue palle gonfie frustarmi il perineo. Poi, un corpo caldo si posa sulla mia schiena e una lingua invadente mi perquisisce dal collo su su fino al lobo dell’orecchio. Un brivido mi percorre tutto e lo stallone ridacchia ancora.
    
    “MMMMMMMMMMMM!!! Come sei caldo e accogliente! Ti piace proprio tanto il cazzo, eh?”, mormora.
    
    “S… sì… Mi piace tanto il cazzo! Mi piace tanto il TUO cazzo!”, lo adulo, e lui si riempie di boria e intensifica la monta. Una sua mano si stacca dal mio petto e scivola tra le mie cosce.
    
    “Porca vacca! Ma ti stai bagnando come una troia! Guarda qua!”, esclama sfiorandomi il buco profanato.
    
    “Sì! ...
    ... Godo! Godo tanto!”, mugolo.
    
    “Lo sento che godi, puttana! Non smettere, dai!”, mi esorta lui, che continua a fottermi ancora un po’ per poi estrarre tutta la sua asta con uno strattone.
    
    “No, no!”, protesto. “Ancora, ancora, per favore!”, imploro.
    
    “Tranquillo! Ne sta arrivando un altro!”, mi rincuora la stessa voce e qualcuno mi afferra una gamba e me la solleva. Un corpo si infila sotto il mio e sento una cappella colpirmi i coglioni. Impugno la minchia su cui troneggia e la indirizzo alla mia rosellina fradicia. Grazie ai miei abbondanti umori scivola facilmente nelle mie viscere ancor prima che appoggi il ginocchio sul divano. Il sospiro rilassato del nuovo maschione si diffonde nella stanza e, quando finalmente le mie chiappe entrano in contatto con le sue cosce, lui trema tutto e rantola di gran gusto. Le sue mani mi stringono i fianchi e agevolano il mio “su e giù”.
    
    “Merda! Ma hai un lago lì dentro!”, sbotta lo sconosciuto. “E sei bollente!”, aggiunge valutando la mia temperatura corporea. Poi, sposta le mani sui miei pettorali e strizza tra pollici e indici le mie tettine. “MMMMMMM!!! Come sono grossi questi capezzoli!”, si complimenta e, un attimo dopo, le sue labbra ne avvolgono uno e lo ciucciano avidamente, senza che il suo cazzo smetta di rovistarmi gli intestini.
    
    “Oh sì! Così! Dammi tanto piacere, così, stallone mio!”, gli chiedo.
    
    “Proprio una vera vacca…!”, si sente dal fondo della stanza. È una voce ancora diversa e non riesco ad attribuirla a ...