1. Amo l'estate


    Data: 08/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: liberal

    ... invito? Beh, poco importava per quello che sarebbe successo, avevo già l'erezione, ma lui non era da meno. "Allora, io non voglio più aspettare, tu che dici?" esordì, "Andiamo in camera mia". Prima di subito, eravamo stesi abbracciati nel letto, mentre le finestre spalancate per arieggiare portavano una leggera brezza in camera; la luna piena invece offriva quel lieve bagliore sufficiente per illuminare il suo corpo. Fu allora che iniziammo spogliandoci completamente, e ne uscì da lui un cazzo mezzo eretto ma già enorme, 16cm forse, ma non lo puntai subito. Si distese nel letto, e io sopra di lui lo baciavo con passione muovendomi per sfregare i nostri membri. Allora baciandolo iniziai a scendere sul collo, sul petto e poi il capezzolo, soffermandomi a leccarlo per bene, poi passando a destra verso le ascelle un poco sudate, per gustarmi il suo sapore mentre lui ululava dal piacere derivante da tutto ciò. Poi feci un salto in basso per lavorarmi i piedi, sudati, odorosi e gustosi, come piacciono a me. Passai più volte dalla punta al tallone e tra tutte le dita, spesso inspirando profondamente col naso mentre emanava versi di approvazione. Allora iniziai a salire verso il polpaccio, il suo bel polpaccio muscoloso e peloso, mordendolo di tanto in tanto facendolo godere come una vacca, passando poi alla coscia pelosa, dove già sentivo l'odore de testosterone. Fu allora che mi staccai da lui, quando mi disse "Non fermarti proprio ora dai!", ma con sguardo malizioso gli feci ...
    ... cenno di girarsi, e mi si presentò davanti quel sedere magnifico, il migliore che avessi visto: sodo, tondo e squisito sono solo eufemismi a confronto della realtà. Allora iniziai a baciare entrambe le chiappe mentre le strizzavo senza ritegno mentre lui gemeva. Dopodiché passai al buchetto, allargando un poco le chiappe feci passare la lingua in mezzo più e più volte tra quella peluria mentre continuavo a custodire quel culo. "Che fai? Ti ho già detto che non voglio fare il passivo!" "Lo so, lo toccherò solamente con la lingua". Detto ciò, si rilassò, lo sentii dal suo sfintere, e quindi entrai con prepotenza con la lingua. Dopo 5 minuti buoni, decise che era sufficiente, al che mi prese, mi mise in ginocchio e mi sbatté in faccia quella mazza di carne disumanamente grossa, solo allora mi resi conto che ciò che traspariva nello spogliatoio non era nulla paragonato a 26 centimetri di cazzo pulsante, con delle palle simili a mongolfiere e una cappella rossa e grossa per l'eccitazione. Sbigottito, rimasi a bocca aperta, fu allora che ridendo mi afferrò i capelli per sfondarmi la bocca. La luce della luna rendeva il tutto molto più eccitante, illuminando i suoi genitali e il corpo bagnato dal sudore dovuto al caldo e al sesso. In una casa di campagna come la mia il vantaggio sono la luna ben visibile e l'assenza di vicini di casa che potrebbero sentire i gemiti molesti. Mentre lui continuava a scoparmi la bocca, io non potevo fare altro che subire masturbandomi. Allora io mi ...