1. Una notte di fine estate


    Data: 09/02/2019, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... avevo occhi per i cazzi (niente di eccezionale, nella norma, circa 4-5 cm di diametro per 10-12) che venivano maneggiati in attesa della mia bocca. Mi piegai a pecorina e, mentre Jean con due dita nella mia figa mi dirigeva, cominciai a spompinare. Il primo venne quasi subito, mi bevvi tutto. Passai al secondo, sempre più eccitata ed avida di sborra, mi bevvi anche tutto il seme del secondo cazzo e passai al terzo. Mentre lo spompinavo sentii che Jean aveva tolto le dita dalla mia figa e qualcuno mi stava prendendo, non ho mai saputo chi fosse. Intanto ero passata al quarto, e spompinavo con l’altro dietro che, scopandomi, mi dava il ritmo. Mi vennero tutti e due dentro, uno in bocca e l’altro dietro. Un bel rischio, ma ormai c’ero ed ero fuori di testa per l'eccitazione. Se ne andarono tutti e cinque senza dire parola. Jean, sorreggendomi per un braccio, con fare autoritario e senza dire parola, mi riaccompagnò alla auto. Mi pulii la figa, mi rassettai i capelli, il trucco ed il rossetto. Ero pronta di nuovo. Fumando un sigaretta chiesi a Jean se ero andata bene, senza darmi soddisfazione disse: “ non male". Però volle andar via e tornammo verso la cittá. Erano ormai le una della notte, arrivammo in centro, vicino casa mia, e gli chiesi di lasciarmi, ma non volle. Dovevo orinare e mi fece accucciare come una puttana a lato della sua auto in un viale. Ero confusa, eccitata, impaurita, persa nelle mani del mio Master. Andammo in un bar gay nel centro. Trovò parcheggio non ...
    ... vicinissimo al bar, non vi dico il martirio di camminare con i tacchi alti sul pavé sconnesso. Jean mi sorreggeva tirandomi per un braccio, camminando la gonna mi saliva, passammo davanti ad un ufficio della polizia, davanti a bar con giovani magrebini arrapati, mi sembrava che tutti mi spogliassero con gli occhi. Però arrivati al bar, mi tranquillizzai, i clienti mi guardavano piacevolmente incuriositi, mi sentivo femmina ed apparivo come tale. Mi sedetti bevendo una birra offerta dal mio Master, mentre lui parlava con altri. Poi dovetti scendere alla toilette. Mi sedetti sulla tazza per orinare, un giovane entrò con un bel cazzone già duro e me lo sbatté in bocca, lo spompinai ben bene e mi bevvi anche il suo seme. Mi rassettai il rossetto e salii al bar, con l’altro dietro. Jean gli fece una gran scenata davanti a tutti, dicendo che ero sua ed avrebbe dovuto chiedergli il permesso. Io sempre eccitatissima, anche per questo, gioivo dentro. Era ormai molto tardi, circa le 3 della notte. Dissi a Jean che me ne andavo, non fece obiezioni, camminai lentamente nelle strade già poco affollate della notte d’estate fino ad un taxi. Arrivata al condominio c’era l’ultimo rischio da prendere: scendere dal taxi, salire i gradini, prendere l’ascensore ed entrare in casa. Ce la feci senza incontrare nessuno (be' erano quasi le 4 della notte). Arrivata in casa, sempre eccitatissima, mi rilassai masturbandomi pensando "brava Angie sei stata proprio una bella puttanella", era andato tutto bene ...