1. Una storia vera


    Data: 08/10/2017, Categorie: Etero Autore: arturo02, Fonte: RaccontiMilu

    ... e lo sfilò dalla testa lasciandomi nuda. Istintivamente cercai di coprirmi con le mani (poi ripensandoci quel gesto non lo avevo fatto davanti al reverendo) per pudore dinanzi a mio padre. Lui però me le abbassò e rimase a guardarmi. Poi si tolse il suo camicione e rimase nudo. Gli guardai il pene, molle e raggrinzito e poi guardai lui negli occhi. Mi venne vicino, mi prese la mano e la strinse intorno al pene e si mise a muoverla avanti e indietro e con l�altra mano iniziò a toccarmi i seni e in mezzo alle gambe. Ero come gelata dentro di me ma mi comportavo come un automa. Il pene che continuavo a masturbare si era indurito, con le mani sulle spalle mi spinse giù e io aprii la bocca e lo ingoiai muovendomi come mi muovevo con il reverendo. Pensai che anche mio padre volesse venirmi in bocca ma dopo un po� si ritrasse. Mi fece alzare e stendere sul letto. Mi apri le gambe e prese a toccarmi aprendomi con le dita le labbra della vagina. Sentivo le sue dita frugarmi dentro, accarezzarmi, e poi le sue labbra a baciarmi e leccarmi. Non provavo nulla se non ribrezzo. Poi mi penetrò e dopo poche spinte mi venne dentro. Mi diede una pezza per pulirmi. Si rimise il camicione e mi disse �dormiamo�. Mi rivestii anch�io e mi misi nel letto. Faticai a dormire perché nella testa tutte le cose più brutte si accavallavano. Poi crollai in un sonno popolato da incubi. Nel dormiveglia mi accorsi che mio padre dietro di me mi stava sollevando il camicione, mi prese i seni tra le mani e mi ...
    ... penetrò da dietro. Ero asciutta e sentii dolore ma non osai lamentarmi. Lo sentivo grugnire dietro di me. Durò di più della sera ma con una ultima spinta mi riempi di nuovo del suo sperma. Era giorno, mi rimandò nella stanza che dividevo con le altre sorelle. Nessuna disse nulla, come se non fosse successo niente. Ma da quel momento tante cose, tanti piccoli fatti incominciai a collegarli e vederli sotto una luce diversa. Non fu solo mio padre ad usarmi ma anche gli altri fratelli. Notai, la prima volta, che il più grande, una sera, nel mettersi a tavola si fermò dietro la mia sedia e mio padre fece un piccolo gesto affermativo. Mentre stavo per mettermi a letto mi venne a chiamare, mi portò nella stanza che divideva con l�altro fratello, mi denudò e mi usò in tutte le maniere riempiendomi la bocca e la vagina di sperma per una lunga notte. Ma non solo le sorelle �aperte� erano usate da tutti i maschi ma anche le madri. Facendo attenzione ai movimenti prima di cena vidi che i fratelli più grandi si accostavano alle sedie delle madri e mio padre assentiva o negava. Vedevo dei figli andare dietro la sedia delle proprie madri e avere l�assenso. L�unica che era sempre negata era la sposa più giovane sino a che non rimase incinta di mio padre. Ma anche i maschi più giovani potevano permettersi alcune cose. Loro non lavoravano nei campi e durante il giorno sbrigavano lavori nella fattoria. Un giorno vidi uno di loro avvicinarsi alla prima madre e dire qualche cosa. Lei smise subito di ...
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