Una storia vera
Data: 08/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: arturo02, Fonte: RaccontiMilu
... mogli e tra noi fratelli, ma soprattutto perché papà guidava tutti con polso di ferro e tutti ne avevano timore.Un giorno mia madre mi chiamò e mi disse� Miriam è giunto per te il momento del rito. Questa sera ti porterò dal reverendo per il rito. Farai tutto quello che il reverendo di dirà. Tutto dovrà però rimanere segreto non dovrai mai raccontarlo a nessuno, ne a me, ne a tuo padre o ai tuoi fratelli, a nessuno al mondo o la collera del signore cadrà su di te.� Rimasi molto intimorita per tutta la giornata. La sera non mi fecero cenare ma mia madre mi aiutò a fare un bagno, mi mise il vestito migliore e mi accompagnò a casa del reverendo. Bussò alla porta, il reverendo apri, mi fece entrare e mia madre andò via lasciandomi sola. Il reverendo lo vedevo solo durante le funzioni, alto, magro con una lunga barba bianca, sguardo severo e voce profonda. Mi aveva sempre messo una grande soggezione e dentro di me tremavo all�idea di essere sola con lui. �vieni� mi disse e mi fece entrare nel suo studio: La stanza era in penombra con delle candele accese e il fuoco del camino. Ero ferma in mezzo alla stanza con lui che mi fissava severo poi prese a girarmi intorno senza dire una parola. Il mio tremore interno aumentò a dismisura. Si mise alle mie spalle e mi avvolse con le braccia. Sentiva che tremavo e mi disse con voce profonda e più dolce � non devi avere paura di me�. Mi tenne stretta sino a che mi calmai. Poi lentamente standomi sempre alle spalle mi slacciò il vestito e ...
... lo fece scendere. Avendo il seno piccolo non avevo reggiseno; mi tolse anche le mutandine. Avendolo alle spalle il fatto di essere nuda non mi agitò più di tanto. Rimasi per un po� così, nuda in mezzo alla stanza, nel silenzio più profondo. Poi il reverendo mi venne di nuovo vicino da dietro, sentii le sue mani sulle spalle, caldissime, prese ad accarezzarmi lentamente le spalle e il collo. Un accarezzamento quasi ipnotico. Quelle mani caldissime mi davano un piacere intenso e rilassante. Quando però le sue mani scesero a coprirmi i miei piccoli seni mi irrigidii. Sussurrando ma con voce decisa mi disse� prega insieme a me con il salmo dieci�. La paura di sbagliare le parole mi distrasse un po� dalle sue mani e mentre insieme recitavamo il salmo le sue mani presero a stringermi e palparmi. Con due dita mi stringeva i capezzoli. Poi le sue mani sempre più calde scesero ad accarezzarmi la pancia. Il caldo della stanza, la sua voce sussurrata,le sue lente carezze e le parole del salmo mi avevano soggiogato, quando una sua mano scese ad accarezzarmi l�inguine e si spinse tra le cosce le aprii spontaneamente. Con una mano mi stringeva il seno e con le dita dell�altra mi accarezzava lentamente il sesso. Era la prima volta che un uomo mi toccava così ma non provai in quel momento ne fastidio ne piacere, ero in un limbo. Si staccò da me, mi mise una mano sul collo e mi portò verso una poltrona. Si sedette e mi fece segno di inginocchiarmi davanti a lui seduto. Mi guardava fisso ...