BAD GIRL
Data: 11/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Browserfast
1. Tre fantasie, una scommessa e due pompini � prima parteCiao, sono Jennifer Lawrence. Sì, vabbè, ciao, sono Annalisa, la sorella anoressica di Jennifer Lawrence. Mi conoscete, spero. Se non mi conoscete andatevi a rileggere i miei due racconti precedenti: �Diversamente vergine� e �La penitenza di Annalisa�. Se volete, eh? Perché in caso contrario a me non me ne frega un cazzo. Quanto a Jennifer Lawrence� vabbè, vedrete.Questo racconto comincia proprio dove finisce quello precedente, alle quattro e mezza di una piovosa notte romana tra un sabato e una domenica.Non c�è molto da dire. Sono tornata a casa fradicia e devastata, mi sono fatta una doccia avendo cura di mettere prima direttamente in lavatrice i miei panni, tutti, sporchi di uno sporco imbarazzante. O che almeno lo sarebbe stato agli occhi di mia madre. Mi sono asciugata, capelli compresi, e un�ora dopo ero a letto. Mi sono svegliata poco prima dell�una, direttamente per pranzo. In realtà mi bruciava lo stomaco e non avevo nessuna voglia di mangiare, ma l�ho fatto per evitare le solite rotture di coglioni dei miei. Non è che sono cattivi, ma sapete com�è� Ho solo inventato la palla (quella di inventare palle all�impronta è una specialità nella quale riesco particolarmente bene) dicendo che era l�ultima volta che bevevo caffè la sera, che ero rimasta sveglia come un grillo e che insomma era per quello se ero tornata a casa così tardi. Non ho mai capito se i miei ci credono o no a tutte queste cazzate ma ...
... chissenefrega. L�unica che non ci crede, di certo, è mia sorella Martina. Ma tanto lei questo week end è andata in campagna con il suo fidanzato per cui il problema non si pone.Dopo pranzo ho riacceso il telefono e ho trovato il delirio. Tre chiamate di Viola e poi un lungo messaggio in cui mi diceva che ormai la penitenza era finita, la colpa espiata, che mi vuole tanto bene e che non vede l�ora di rivedermi, di cazzeggiare, di andare a mangiare una cosa insieme e di far finta di troieggiare in giro e illudere qualche coatto. E anche di leccarmi la fica. Già, in effetti, meno di ventiquattr�ore fa ero io che la leccavo a lei. Non una parola sul fatto che, ma porco cazzo, la penitenza che mi ha riservato sia stata un tantino eccessiva. Non ho voglia di risponderle e non so nemmeno se lo farò nei prossimi giorni. Devo pensarci bene.L�altro messaggio è di Giancoso, che mi fa garbatamente notare che se lo chiamo alle quattro di notte sarebbe educazione almeno parlare, invece di riattaccare dopo il suo �che succede, puttanella?�. Che volete che vi dica? Ha ragione. E infatti gli rispondo e gli scrivo �scusa, hai ragione�. Il fatto è che lui mi mette sempre un po� in soggezione. E� grande, avrà trentacinque, quarant�anni, non so. Ogni tanto lo vedo, ogni tanto ci chatto. Non ho ancora capito se vuole scoparmi, ma in realtà non mi ha mai toccata se non pochi minuti dopo che ci siamo conosciuti, davanti al bancone di un bar durante una festa, quando mi ha infilato un dito nella fica per ...