Trasformato in troia - sms (cap.11)
Data: 11/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: shinigami83ge
... praticamente nessuno sia però ancora arrivato all’orgasmo, quindi a metà dell’opera esausto mi accascio sul pavimento.
“che c’è troia, non mi dirai che sei stanca?” dice cattivo il poliziotto, “per le troie come te questo è niente, fidati…. aaaaah ma forse ho capito, lo sforzo ti ha messo sete… avanti ragazzi, diamole qualcosa da bere” e tutti insieme iniziato a pisciare dentro la stanza. Molti getti si limitano ad allagare ulteriormente il pavimento, altri invece mi arrivano in testa, sulla schiena e sulla gambe bagnandomi completamente in una doccia di urina calda.
Mi metto a 4 zampe per staccarmi dal pavimento, ma pisciando nuovamente a sua volta il poliziotto si avvicina a me e con lo stivale puntato sulla mia schiena mi spinge con la faccia verso il pavimento pieno di piscio.
“avanti troia, tira fuori la lingua e assaggia il sapore dei veri uomini”
Sempre più umiliato tiro fuori la lingua e il poliziotto punta subito il getto della sua pisciata sulla mia lingua.
“avanti lecca il pavimento, così non basta”
Ubbidiente striscio la lingua sul pavimento sentendo il gusto della piscia di 15 uomini invadermi la gola.
“brava, così mi piaci”
Appena finito di pisciare il poliziotto libera la mia schiena dal suo stivale e mettendosi a cavalcioni sopra di me mi gira di forza a pancia in su, poi afferrandomi per le caviglie mi piega le gambe verso l’altro mostrandogli completamente il mio culo ancora dilatato dalle numerose penetrazioni e senza aggiungere ...
... altro mi penetra di nuovo.
Questa volta però c’è qualcosa di diverso, mentre mi scopa mi guarda fisso negli occhi, quasi a voler scoprire qualcosa dentro di me. Fa alcuni affondi decisi, sento un po’ di dolore, ma cercando di non chiudere mai gli occhi sostengo il suo sguardo, poi fa un sorriso compiaciuto, come se avesse ottenuto quello che voleva e con il suo enorme cazzo ancora ben piantato dentro di me fa una cosa che non credevo possibile, con la sola forza degli addominali e delle braccia mi solleva da terra e mi sbatte contro il muro.
“allora troia…” dice ansimando per il fortissimo piacere che sta provando a possedermi in quel modo “ti piace essere posseduto da un uomo?”
Quasi come uscissero da sole dalla mia bocca pronuncio le parole “sì.. mi piace” e mi accorgo che per la prima volta da quando è iniziato quel gioco di punizione sento di essere veramente eccitato.
“avanti troia, dammi la tua lingua” e continuando a scoparmi con foga quasi animalesca contro la parete della stanza inizia prima a far giocare la mia lingua con la sua e poi mi bacia.
Ogni volta che vengo usato o scopato spesso l’unica cosa che vedo di un uomo, come in questa stanza, è il cazzo, ma essere baciato è qualcosa di intimo, che sento essere in grado di violare il mio essere più di qualsiasi altra cosa, eccitandomi da morire ed è lì, su quel bacio che scatta in me il desiderio fortissimo di voler essere posseduto da quell’uomo.
Mi aggrappo al poliziotto gettando le mie braccia ...