1. In Romania


    Data: 12/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: TATO

    ... registrazioni di tè che esci en femme, che ti rechi nei negozi, che scopiamo in asa e che accogli i miei ospiti en femme, ormai sei mia, ti sputtano con tutti se solo pensi di lasciarmi cretina, e mi venne dentro con schizzi pazzeschi, e mi lasciò a terra dolorate e sfinita, in lascrime. Poi si sedette davanti a mè, e ora carina, vai a letto, domani ti accompagno da un amico e inizierai a lavorare fila aletto, passai una notte insonne, e al mattino, mi lavai, truccai, e poi Antoni mi scelse l'intimo e i vestiti, misi un micro reggiseno, che sfoggiasse il mio seno, un micro slip, autoreggenti, tacco 10, e un vestitino aderente poco sotto le mutandine, che ad ogni passo le scopriva, e così andammo dal suo amico. Percorremmo una trentina di kilometri, e giungemmo in un casolare con annesso ristorante, in campagna, erano le 10, e nel parcheggio non vi erano auto, una volta scesi, ci incamminammo, e poco dopo, ci raggiunse un signore, piccolo tozzo, brutto, grasso, e appena parlò, capii che era un Rumeno, strinse la mano ad Antonio, e poi mi abbracciò, e mi baciò, era sudato, cefcai di scostarmi, ma mi strinse fortissimo, e mi baciò con la lingua in bocca, e poi mi afferrò tra le gambe, strinse il pene e i testicoli, e io mi inginocchiai dal dolore, bene piccola mi disse, visto che ti sei inginocchiata apri la cerniera e succhia, non capii, mi arrivò un ceffone, succhia troia o ti pesto come una zampogna, e giù tre sberle potenti, mi apprestai a eseguire, tolsi il suo cazzo ...
    ... dai pantaloni, e mi ritrovai davanti un cazzo nolle, ma già enorme, sporco e puzzolente, i suoi pantaloni caddero, e in un attimo il cazzo fù duro, era pazzesco, era un braccio non un cazo, lecca troia, e iniziai, uno cifo, mi veniva il vomito, ma impaurita succhiai, e ripulii, poi ad un tratto, mi sborrò in bocca, e mi costrinse a berla tutta mi stava soffocando, e poi una volta finito, vomitai. MI portarono in camera, e lì, mi potei lavare e rinfrescare, e poi, accompagnata da una ragazza, scesi al suo cospetto, Antonio era seduto accanto all'uomo, bene disse, da questa sera lavorerai qui, e non ai tavoli bella, ma nella saletta attigua, le ragazze ti porteranno poi a vederla, e rimarrai fino a quando lo decideremo noi ok?, e non pensare di fare la scema, potrai andare a fare spese, non ti tratteniamo, ma visto che sarai filmata durante tutta la tua permanenza qui, non credo che ti piacerebbe che i tuoi amici e parenti conoscano per bene il tuo lavoro no?, e così iniziai il mio lavoro. Per circa sei mesi, 5 sere alla settimana, mi prostituivo nel casolare, alla sera il ristorante si riempiva di coppie e di singol, che cercavano il dopo cena, e io e le ragazze eravamo il loro dopo cena, passavo dal cazzo di un maschio, alla figa della moglie, ero il loro giocattolo, con mè si toglievano ogni sfizio, ero a loro completa disposizione, più pagavano, e più potevano, e io cominciavo a divertirmi e molto. Spesso poi, alcuni clienti affezionati, mi chiedevano di fare sesso senza ...