1. Distendersi gradevolmente


    Data: 12/02/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... casa bellissima dove i marmi e il parquet sembravano associarsi e fondersi perfettamente come il latte con il caff&egrave. Io intravedevo sullo fondo una finestra angolare con una vista meravigliosa, ma ero pietrificata, dato che non riuscivo a muovere un passo, intanto sentivo della musica provenire da un�altra stanza e pensai che seguendola avrei trovato finalmente il mio uomo misterioso.Io camminavo in punta di piedi, quasi come se volessi accortamente camuffare la mia presenza, però non vidi nessuno, mi girai e mi diressi verso il finestrone angolare che avevo intravisto: era una circostanza da togliere il fiato, in quanto da lassù si poteva osservare un panorama straordinario. Riflesso nel vetro, vidi sopraggiungere un�ombra sfocata che lentamente prendeva corpo. Era lui, io tremavo, visto che non riuscivo a voltarmi, intanto che aspettavo quasi consapevole che sarebbe stato lui a toccarmi per prima. Lui appoggiò le sue mani sulle mie spalle e un brivido m�attraversò la schiena. Mi girai e lui era lì, con i suoi occhi azzurri fissi dentro i miei, indossava un gilet blu di cotone leggero e un paio di jeans. Non sembrava nemmeno lo stesso uomo che avevo incontrato la mattina, visto che sorseggiava il suo caff&egrave controllando intanto sul computer l�andamento del mercato azionario. Io in quel momento mi sentii a disagio, perché ero troppo elegante, poiché avevo scelto degl�indumenti sbagliati.Lui non diceva nulla, eppure mi fissava in silenzio, mentre mi slacciava la ...
    ... cintura dell�impermeabile leggero che indossavo sopra un semplicissimo tubino nero. Il tubino per tutte le occasioni mi ero detta, però in quel momento non importava più, lui mi guardava fissa negli occhi e tutto ciò che riuscivo a pensare era che mi sentivo alquanto eccitata, già bagnata soltanto al pensiero che le sue mani continuassero a denudarmi. Non riuscivo a muovere un dito, dato che avrei voluto accarezzarlo anch�io, ma chiudevo gli occhi e restando immobile lo lasciavo fare. Più volte la sua bocca s�avvicinò alla mia, sentivo il respiro sul mio viso, però non ci baciammo, perché le bretelle del tubino scivolarono, così come lentamente caddero le sue dita posandosi sui miei capezzoli che erano ormai diventati dritti, il mio seno sembrava esplodere dal reggiseno a balconcino, dal momento che sembrava insorgere e ribellarsi per tutta quella costrizione.Fu allora che lo baciai, visto che tutto ciò avvenne quasi furtivamente. Io cercai la sua lingua e volli conoscere il suo sapore, intanto che lui m�accarezzava la schiena dolcemente facendo pressappoco dei disegni con le dita, in quell�istante io gli levai il gilet e pigiai la mia corporatura di fronte alla sua. Io gli tenevo la testa fra le mani e delicatamente l�indirizzai verso il basso, perché volevo che soffocasse tra i miei seni, che si nutrisse, che li mordicchiasse e che ci giocasse un poco. Quando ci distendemmo sul tappeto io avevo già goduto, lui trovò le mutandine umide e ne rimase felice. Io lo supplicai di ...