1. La festa alcolica (parte 2 di 2) storia vera!


    Data: 13/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: marchenri22

    Se non avete letto la parte uno andate subito a leggerla nel mio profilo, per gli atri invece ecco come si concluse la serata con il ragazzo cittadino.....
    
    PARTE 2
    
    Nemmeno potete immaginare quanto corressi su quel motorino, il cazzo mi pulsava fortissimo e la mia mente era completamente andata a farsi benedire. Come se ciò non bastasse, quel gran porco di Francesco, stringendosi a me per stare in equilibrio sul mio mezzo, mi afferrava il cazzo e allo stesso momento mi appoggiava il suo al culo facendo su e giù. Io stavo impazzendo.
    
    Per fortuna come già ho detto, abitavo a qualche kilometro dalla festa, così che non tardammo molto ad arrivare: appena il cancello si aprì, mi fiondai verso casa e, parcheggiato il motorino e tolti i caschi, di nuovo le nostre bocche e le nostre lingue si incontrarono in un bacio tanto bello quanto eccitante. Ma io non volevo perdere tempo cosi corsi letteralmente su per le scale e aprii la porta di casa. Francesco mi seguiva e il suo respiro si faceva già più intenso. Nel tragitto verso la camera da letto ci togliemmo le scarpe le t-shirt e i pantaloni, restando così a petto nudo e in mutande, mutande che ovviamente mostravano un discreto gonfiore. La sensazione dei nostri cazzi imprigionati dietro a quella stoffa, che si strusciavano l’uno con l’altro mi provocava ancora più eccitazione e decisi quindi di liberare i nostri uccelli. Cosi prima tolsi i miei slip e poi, inginocchiandomi e baciando il ventre di quel ragazzo stupendo, ...
    ... prima leccai il suo membro dall’esterno delle mutande, poi bruscamente gliele tolsi, preso dalla foga e dalla voglia di cazzo.
    
    Mi ritrovai di nuovo di fronte a quella bella salsiccia succosa, con un bellissimo glande rosato e soffice. Lo baciai, lo annusai e alla fine lo presi tutto in bocca e francesco, preso dall’eccitazione cominciò a scoparmi la bocca. E così sentii la punta del suo cazzo passare dalle mie labbra alla mia gola con un ritmo martellante, che sembrava non voler smettere: ma chi voleva smettere?
    
    Dopo una decina di minuti però anche il ragazzo cittadino sembrava avere fame e quindi, dopo esserci buttati sul letto, iniziammo un bellissimo 69, io sopra e lui sotto. Credo che la sensazione di un 69 sia una delle mie preferite, se non la mia preferita in assoluto… Dopo un po’ francesco sembrò disinteressarsi del mio cazzo e puntò quindi al mio culo, (che conservo sempre meticolosamente depilato perché non si sa mai!).
    
    iniziò quindi a leccare tutto il mio buchetto che pian piano iniziava ad allentarsi, mentre io continuavo il mio bel pompino: poi dalla lingua passò a un dito, da un dito a due, da due a tre, e infine mi disse che aveva troppa voglia di scoparmi perché non aveva mai trovato un culo cosi sodo e allo stesso tempo un buco così elastico. Io non me lo feci ripetere due volte e mi sdraiai a pancia in su, misi un cuscino sotto il mio fondo schiena e gli dissi di essere pronto a vedere se davvero sapeva scopare come lui mi aveva detto.
    
    E per fortuna ...
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