1. Mariachiara


    Data: 13/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Inchiostro&Miele, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi il mare è una tavola piatta, un immenso pavimento inconsistente. La spiaggia è deserta, passa qualcuno per poi scomparire in lontananza. Non penso che a Mariachiara: i suoi occhi ingenui ed una faccia di porcellana, i suoi capelli neri ed un fisico da ballerina. La conobbi qualche anno fa, per caso, e d'allora ogni estate la guardo con gli occhi di chi ritorna a casa dopo un lungo viaggio. Appena mi vede mi corre incontro, mi abbraccia, e dice "mi sei mancato". Non so lei cosa provi, non so io cosa provi, ma siamo legati da un affetto indistruttibile. Siamo un fratello ed una sorella, e non so se il nostro rapporto potrà mai cambiare forma. Non ho mai incontrato una ragazza come lei, è una persona spontanea che odia le maschere. Tante volte abbiamo litigato, e lei ha sempre avuto il coraggio di dirmi "mi fai schifo". Le scrivo sul telefono quel pomeriggio. Ho voglia di vederla la sera e di abbracciarla forte. Ho voglia di dirle che è sempre nei miei pensieri, incessantemente. Non so se l'amore sia un egocentrico stronzo che s'impossessa di tutte le mie facoltà psichiche, ma quello che provo per lei la rende una presenza costante nella mia vita. Lei è un'abitatrice della mia mentre. Una talpa nascosta nel caldo rifugio del mio cervello. Ci diamo appuntamento per le 8:30 sotto casa sua. Passo quel pomeriggio a pensare cosa dirle e come dirlo. Penso dove portarla, vorrei un posto che raffiguri la fragilità del mio sentimento. Ho paura di come mi comporterei se vedessi il ...
    ... suo volto e le sue labbra chiedermi il bacio. Ho il terrore dei baci. I baci sono più intimi del sesso. Quando baci arrivi nell'animo dell'altra persona, non sono paragonabili a piaceri in zone periferiche del corpo. Ed ho sempre paura di fallire, ho sempre paura che baciandomi non mi trovi un anima. Le 8:30 sono arrivate lentamente. Quando arrivo sotto da lei, Mariachiara è già pronta ma aspetta che la bussi. Al citofono risponde la mamma, "Mariachiara è pronta, ora scende". Due minuti dopo è giù con me. Appena la vedo ogni tensione si dissolve, lei mi si getta addosso e mi abbraccia forte. Ricambio debolmente l'abbraccio, non riesco ad esternare l'affetto che avrei voluto regalarle da anni. A lei non interessa, lei mi abbraccia forte. "Dove andiamo?" mi chiede con il volto curioso di una bambina. "Non lo so, ti va di camminare sul lungomare? Ci prendiamo un birra e ci sediamo su un muretto" le propongo. "Una serata da cinquantenni innamorati, insomma" dice ridendo. "Dai, perché è così male?" "Ti dico io cosa facciamo, andiamo a berci qualche birra sui muretti, poi, quando siamo belli brilli, ci lanciamo a mare. Che te ne pare?" "Perfetto" risposi. Al bar cerco di offrirle da bere, ma lei rifiuta categoricamente. Non c'è modo di convincerla. Ci prendiamo due Heineken grandi e ci sediamo sui muretti. Seduti lì si riesce a scorgere il mare, ad ascoltare il carillon delle onde. "Allora, quando sei arrivata?" le chiedo. "Sono arrivata questa mattina, verso le 8. Quest'anno mi sono ...
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