1. A casa di Marco


    Data: 14/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: funico87

    ... occhi di fuori e mi scendevano le lacrime per lo sforzo..non respiravo e Marco accortosi allentò la presa ed io potei respirare! Dopo di che presi in mano quel paletto alla base e per una 20 di minuti mi dedicai solo a lui. Cominciai a leccarlo come se avessi un gelato davanti, a leccarlo a lingua aperta e mentre lo guardavo negli occhi, poi lo baciavo per tutta la lunghezza fino alla cappella, e poi davo dei piccoli morsi per tutto il tronco, poi mi divertivo a passare la lingua sulle vene grosse e piccole per sentirle bene e tutto era intervallato da lunghe pompate dalla cappella a più della metà! M: Porco d** se solo avessi saputo che lurida puttana avevo davanti, aaahhhh siiiiihh, ma neanche la Luisa me lo lavora così, mmmmhhh. Io: slurp, mmmhhhhh sii, è enorme, e io lo amo,mmmmhhhh, l’ho sempre desiderato sto cazzo, da quando,mmmhh da quando tii conosco!! M: aaahhh siiiii vedrai..da ora in avanti sarai solo mia! Dopo quei 20 minuti ancora Marco non dava segni di godimento e dato che io sentivo freddo, sputai sulla sua cappellona una enorme quantità di saliva e pre-sperma che avevo in bocca e dopo mi alzai, sempre menandoglielo, e messomi inginocchiato sulle sue cosce, salii sulla poltrona, posando il mio culetto all’altezza del suo tronchetto! Io: aprimi il culo,lavoramelo che dopo te lo risucchio dentro! Così Marco si insalivò 2 dita, che a guardarle sembravano 2 wustel maxxi , di quelli che vendono al supermercato, e iniziò a sfiorarmi il buchetto ed a entrare prima ...
    ... con uno e poi con due. Compiva un movimento circolatorio affinchè si allargasse il buco e poi alternava i due ditoni con la cappellona. E mentre lui lavorava in questo modo io avevo la mia testa in corrispondenza della sua e con le braccia dietro la tua nuca stavo lì a godere di quel servizi etto, a riscaldarmi con il suo calore e in più giocavo con i suoi lobi incandescenti, che secondo me sono la parte più erogena del corpo insieme ai capezzoli. Non so quanto tempo passò, mi ero mescolato insieme al suo corpo, al nostro desiderio e piacere che cresceva, al rumore dei risucchi, dei miei sospiri, dei miei urletti di goduria, delle sue frasi sconce ma eccitanti. Poi all’improvviso si fermò con la cappella appoggiata alla mia rosellina e afferrandomi le chiappe contemporaneamente mi spinge verso il basso e spinge con il bacino. -SPLAT!- Io rimasi senza fiato, in un botto era dentro di me, mentre mi leccava i capezzoli, e con le mani mi allargava le chiappe.. doveva essere uno spettacolo vederlo da dietro. Marco allora si era fermato per farmi prendere fiato, quell’uomo grande e grosso sapeva come trattare i culetti. Io: aaahhhh, oohhcccristooo, mi hai spaccato il culo, grazie!!! M: figurati, sono qua per questo. e allora dimmi, sei pronto?? Io: si Detto ciò comincia una cavalcata straordinaria, su e giù, su e giù, per non so quanto tempo, finchè termina con la sua sborrata dentro di me.. un mare di sborra calda mi inonda il culo e metà cola sul suo cazzo e finisce tra il cuscino ...