Il bastardo
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: dinosanto
... come tu affermi di volere fortemente questo lavoro, mi devi esporre qualcosa di diverso, che ti distingua dalle altre e che dia a me un valido motivo per preferirti. Insomma mi devi stupire.
Diversamente, possiamo anche chiudere qui ed andiamo tutti a cena. Scusa la franchezza, non voglio essere scortese, ma evitare inutili quanto noiose lungaggini. Spero di essere capito.”
Ora è impietrita, non sa cosa dire, cosa pensare.
Dalla mia poltrona dietro la scrivania come su di un trono, guardo compiaciuto la poveretta che, finalmente dà segni di disagio, la fronte comincia ad imperlarsi, è visibilmente nervosa, non sa dove mettere le mani.
Sono compiaciuto ma nel medesimo tempo mi sento tanto stronzo e dispiaciuto di crearle così tanta apprensione, ansia.
Poverina… ora mi sembra così gracile, così bisognosa di comprensione, d’affetto. Nonostante ciò, non so perché, ma sento il bisogno di continuare a guardarla con insistenza.
Non so perché, ma voglio infierire su di lei. Vorrei che il mio severo sguardo le facesse capire che non sono io ad essere vecchio ma lei troppo giovane.
In realtà sono perfettamente conscio che tutto questo non è affatto vero ed è soltanto una gratuita cattiveria, una vergognosa ostentazione di potere. Ormai il silenzio è diventato pesante, sono alcuni lunghissimi secondi che non proferisce parola.
Forse si aspetta un altro aiuto, che non avrà.
E’ più agitata, concitatamente si toglie e si rimette gli occhiali, sposta le ...
... ginocchia sempre unite, composte, da un lato all’altro della poltroncina, ogni tanto fa dei lunghi sospiri gonfiando il petto.
Mi viene spontaneo osservare quello stronzo di bottoncino, ora inserito solo per metà nell’asola, che durante gli affannosi atti respiratori, sembra volersi slacciare ma miseriaccia boia, non si apre!
“Bene!“ le dico e appoggio le mani sulla scrivania con l’intento evidente di alzarmi pensando che a questo punto, tutto sia finito e….. Improvvisamente inizia ancora col bla,bla,bla ma questa volta il bla, bla è accompagnato da un gesto inequivocabile.
Agitatissima, si toglie gli occhiali, li butta. Sì; non li posa, li butta nervosamente a terra, li fa letteralmente volare dietro di lei rischiando di romperli.
Sono sorpreso, disorientato, stupefatto, non so cosa pensare e, dopo poco tempo, un lentissimo e molto ampio accavallamento di gambe mi fa trasalire. Mi risiedo stupefatto.
Durante l’accavallamento mi è sembrato di vedere di sfuggita lo slippino. Ma no… sarà sicuramente la mia mente contorta, sarà un’illusione ottica. L’accavallamento è di sicuro un movimento avvenuto spontaneamente, non credo sia stato calcolato.
Ma allora perché buttare in quel modo gli occhiali? La vedo disperata, con ogni probabilità sente il lavoro sfuggirle e quindi le sue reazioni non sono più perfettamente sotto controllo.
Ancora una volta mi sento uno stronzo, un grande stronzo aver approfittato così tanto di una povera e dolce ragazza in cerca disperata di ...