1. Come ho imparato a conoscere il cazzo


    Data: 16/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Colaoir

    I fatti che narrerò, sono solo parzialmente frutto di fantasia e comunque risalgono a molti anni fa. All'epoca ero un ragazzino studente delle superiori, e per l'acquisto di libri, quaderni e quant'altro frequentavo una piccola cartolibreria vicino casa. Il proprietario era un signore sui 45 anni non troppo magro, brizzolato, con gli occhi chiari, che passava il suo tempo libero in negozio a leggere. Non era sposato e viveva da solo in un piccolo appartamento nello stesso stabile dove era la cartolibreria. All'ora di pranzo la cartolibreria rimaneva aperta perché il proprietario mangiava nel negozio e, fin verso le cinque del pomeriggio difficilmente vi erano avventori. Col tempo io avevo preso amicizia e confidenza con il proprietario Mario (nome di fantasia)e spesso mi recavo da lui proprio nello spacco dopo pranzo per avere tempo di chiacchierare con lui in santa pace. Era un tipo simpatico e cordiale e spesso scherzavamo in modo molto divertente. Col tempo ovviamente si finì a parlare spesso di sesso e lui mi chiedeva delle ragazze che frequentavo e se mi era capitata qualche avventura erotica, ma mai ero riuscito a sapere delle sue storie. Un giorno che capitai all'improvviso nella cartolibreria, lo trovai assorto a leggere un libro, ed era rosso in volto e con una mano sul cavallo dei pantaloni. Quando mi vide chiuse di scatto il libro, ma non potè nascondere una notevole erezione ed una macchia che all'improvviso si formò sul cavallo dei pantaloni. Quando gli feci ...
    ... notare che si era sporcato non potè negare che, quando ero entrato, si stava segando, io gli chiesi cosa stesse leggendo di tanto erotico e lui su mia insistenza, mi fece vedere che nascosto nel libro che aveva in mano vi era un giornalino pornografico. Io non avevo ancora visto questo genere di riviste, ed insistei per poterle sfogliare con lui. Vi erano immagini di belle ragazze che prendevano il cazzo in ogni modo, ma nell' interno vi erano pure dei bellissimi servizi fotografici con trans, e specialmente uno con un trans che lo prendeva in bocca ed in culo, che indossava un paio di autoreggenti nere. Alla visata di quelle immagini anch'io ebbi una vistosissima erezione e lui mi chiese se mi fossi mai sparato una sega. Gli confessai che spessissimo mi segavo, anche più volte al giorno, ma quando godevo di più era quando indossavo un vecchio collant nero che mia sorella aveva buttato perché sfilato. Il mio racconto dovette eccitarlo nuovamente perché si formò nuovamente un vistoso bozzo sui pantaloni. Mi disse anche che gli sarebbe piaciuto vedermi segare con in dosso i collant, ma nel mentre parlavamo entrarono persone in negozio e dovemmo interrompere la conversazione. Si era fatto tardi ed io dovevo ritornare a casa, ma prima di andare lui mi invitò a casa sua per il sabato pomeriggio successivo, quando di solito io uscivo con gli amici e la cartolibreria era chiusa. Io accettai ed andai via. Il sabato successivo mi recai a casa di Mario pensando che il pomeriggio sarebbe ...
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