1. Il venditore ambulante 3 -bang bang- vi


    Data: 17/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    ... asta e leccai bene prima di ritornare su al glande roseo e grosso, lo avvolsi per bene con la lingua infilando la punta della lingua nel buchetto urinario e ritornai giù a fondo sentendo le palle cadere sul mento –“Cazzo quanto sei brava”-. Bachisio era in estasi e mi lasciava fare su e giù con la bocca senza dare ritmo, mi lasciava libero di soddisfarlo come più desideravo.
    
    –“Eeei c’è qualcuno in ascensore?”-
    
    udimmo dall’esterno
    
    –“Si Signora, ha smesso di funzionare per qualche secondo, ma ora ha ripreso a funzionare”-
    
    -“Chiamo i tecnici?”-
    
    -“No, non c’è bisogno. Grazie della preoccupazione”-
    
    Scoppiamo a ridere, era l’anziana Signora del primo piano, ci ricomponemmo all’istante e schiaccia il tasto del piano facendo ripartire l’ascensore. Continuammo a ridere come due matti. Arrivati mi segui dietro al portone e mentre infilavo le chiavi nella serratura sentii una bella sculacciata sul sederino –“Mmmmh”- mugolai voltandomi –“Ne vuoi un’altra?”- , -“Si”- , BANG! eccone un’altra ancora più forte. Girai la chiavi e il suo corpo si incollò dietro al mio, puntellava il membro contro il culetto tenendomi stretto per i fianchi –“Che bella puttana che sei”-. Appena chiusa la porta alle nostre spalle non feci in tempo ad accendere la luce del corridoio che mi ritrovai faccia al muro con il corpo del calciatore incollato dietro a strusciarsi e puntellare –“Ti piace il cazzo?”- , -“Si, lo voglio”- , -“Puttana”-. Voltandomi iniziò a baciarmi avidamente come un porco, ...
    ... mi eccitava da morire quella lingua che non si fermava e dava di matto. Gli saltai in braccio aprendo le gambe, mi afferrò e continuò a puntellarmi la sua nerchia mentre le nostre lingue proseguivano a contorcersi l’una con l’altra. La sua barba mi pizzicava il volto e il collo che baciava e leccava. –“Portami in camera”- sussurrai al suo orecchio tra un bacio e l’altro –“Dimmi dove devo andare”- , -“La seconda porta a sinistra”-. Quando entrammo mi poggiò a terra, cercai di spogliarlo delle maglia, ma non ci fu verso. Mi voltò subito di spalle portandomi alla scrivania, fece appoggiare la mia testa e il petto sulla scrivania lasciandomi in piedi a novanta. Abbassò il mio jeans con le mutande permettendomi di levare le scarpe e far sfilare via gli indumenti. Divaricò le mie gambe e iniziò a leccarmi ancora come se fossi una figa calda –“Oohh si”- , -“Ti piace maiala?”- , -“Si, non fermarti”-. Muoveva velocemente la lingua sul buchetto che ogni tanto penetrava con la punta. Si inginocchiò dietro me e senza smettere di leccarmi ricominciò a sculacciarmi BANG! BANG! –“Sii”- ansimavo completamente in calore. Bachisio si infilò con la lingua tra le mie gambe sedendosi a terra e si portò davanti a me poggiando la schiena contro i piedi della scrivania, con gran stupore prese il mio cazzo alla bocca –“Fammi assaggiare che sapore ha”- disse prima di affondare la cappella tra le labbra. Si sentiva la sua inesperienza, ma devo dire che quella lingua che non si fermava neppure per un ...