Il Ritorno di Francesca c. 3 - Collana L'Inferno e l'Abisso
Data: 18/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss
... permettetemi di leccarvi, trastullatevi con il mio corpo, vedrete che sarò brava e vi ubbidirò in tutto e per tutto e non proverò più a resistervi. – - Lo farò, ma non avere premura, dobbiamo ancora intenderci meglio, non ho molto tempo per giocare con te, sono molto impegnata. Ma non voglio che ci siano fraintendimenti in futuro. Anna non si arrese. – Padrona liberatemi, non ve ne pentirete. – Anna ce la metteva tutta e mentre pregava la sua padrona piagnucolava. Aveva deciso di sottomettersi completamente pur di finirla con quella tortura. Ma Francesca era di diverso avviso, voleva condurla all’esasperazione e vedere come reagiva, doveva debellare ogni atteggiamento di rifiuto della puttana. La mise subito alla prova. - Ho deciso che Master Daniele ti dia dieci colpi di paletta sul culo, voglio vederti soffrire per il mio diletto, che ne dici? – Anna si sentì venir meno, l’odio le montò dentro, si era offerta come una vacca, era disponibile a tutto e quella bastarda di sua figlia ora voleva farle dare dieci colpi di paletta dal su Padrone. Stava per gridare il suo furore, si voleva dimenare su quel cavalletto, ma capì che avrebbe peggiorato solo le cose. Pianse, invocò pietà e poi si arrese. - Per il vostro piacere Padrona sono disponibile a tutto, fate di me quello che volete. - La Padrona si distese sulla poltrona, voleva esaminare la bionda mentre il Padrone l’avrebbe colpita, gli fece un cenno e sorrise alla sua schiava. Anna strinse le chiappe e non fiatò, ormai era ...
... concentrata sul dolore imminente. La bionda tremava e sbuffava mentre il Padrone se la prendeva con calma. La schiava sapeva, per diretta esperienza, che la paletta non era uno strumento di tortura molto doloroso, e sapeva anche che dieci colpi non erano moltissimi, ma ormai era logorata dalla tensione e dalla stanchezza. Il Padrone si mise di lato alla schiava e finalmente la colpì. Il colpo fu duro, ma la schiava era pronta, l’accolse irrigidendo il culo. Il colpo rimbalzò sul culo teso della bionda che soffocò il grido, strabuzzò gli occhi e cercò di non scorticarsi ulteriormente i fianchi sul cavalletto che la sorreggeva. I colpi si susseguirono lenti e monotoni, il culo divenne dapprima rosso e poi viola. La schiava stringeva i denti, sudava, le tette scivolate sui lati del cavalletto sobbalzavano libere ed invitanti, Il Padrone colpiva con metodo e Francesca si eccitava allo spettacolo offerto dalla sua schiava. Dopo cinque o sei colpi Francesca prese in mano le tette della schiava e ne pizzicò i capezzoli, la munse come una vacca e li strizzò con diletto mentre il Master implacabile continuava a colpire. Anna teneva gli occhi socchiusi, velati dalle lacrime, mugolava di dolore e pregava che tutto finisse al più presto. Ora quella maledetta padrona la stava mungendo, in altre circostanze non sarebbe stato male, ma in quel momento era un’ulteriore tortura. Però lentamente iniziava ad apprezzarne il tocco. Il mugolio di dolore lasciò posto ad un flebile inizio di piacere, i ...