-
Maria, la collega della porta accanto
Data: 09/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: whit3rabb, Fonte: Annunci69
... con una delicatezza e una maestria che venni immediatamente e copiosamente, ma non fece uscire una goccia dalle sue labbra golosissime. Sorrideva con gli occhi, mentre ingoiava, e con gli occhi mi diceva "amore mio, riempimi di te". Non passò più di mezz'ora prima di ritrovarci a fare l'amore. La preparai girandola in posizione prona. Le allargai le natiche, oh Cristo santo che colline soavi! Il sudore che gocciolava verso la fessura aveva predisposto i buchini, ma non mi accontentai e di nuovo con la bocca spalancata infilai la mia lingua dapprima nella sua fica, cercando di entrare in profondità più che potessi e la sentivo ansimare. Poi con la punta della lingua spinsi delicatamente il suo sfintere. Il culetto lei non l'aveva mai dato a nessuno. Fu la prima volta, ma non l'ultima. Il mio cazzo duro come una pietra, avevo dolore da quanto era gonfio di sangue, sembrava non volersi mai placare nello sbattere nella sua fica grondante, mentre la pelle bagnata e gli orifizi allenati rumoreggiavano e sembravano quasi applaudire alla nostra performance amorosa. Le riempii il culo di tutto ciò che avevo. L'esplosione fu sì forte, che quando venni lei gemette e mi disse che sentiva il mio seme dappertutto, fino alla sua gola. Ecco, com'è andata, la nostra prima volta. E di lì a poco saremmo diventati amanti, in perfetta simbiosi, complementari, dipendenti l'uno dall'altra. "La mia fica è fatta per accogliere il tuo cazzo. Ti amo." "Anch'io ti amo, Maria". Abbracciati, in un bagno di sudore e liquidi d'amore, con il suo sapore che pervadeva ogni singola papilla della mia lingua e il suo odore ogni recettore del mio naso, pensavo a quanto sarebbe stato bello vivere questa relazione senza limiti. Senza limiti..