1. Le colline senesi


    Data: 18/02/2019, Categorie: Etero Autore: ilcattivone

    Finalmente era arrivato il gran giorno. Dopo quasi due mesi di schermaglie con email, sms e telefono ero riuscito ad organizzarmi due giorni liberi ed altrettanto era riuscita a fare lei.Appuntamento a metà strada in Toscana. In un agriturismo con impianto termale che avevo trovato dopo numerose ricerche. Il requisito numero uno era stata la jacuzi in camera. Il numero due una doccia sufficientemente grande da poter fare stare comodi in due e il terzo una vista mozzafiato sulle colline senesi.Le file di cipressi verde scuro facevano da cornice alle distese di grano biondo ancora da mietere e alle pezze di terreno ormai giallo scuro dei tratti dove era già stato mietuto. L�andamento ondulatorio delle colline era tranquillizzante ma non riusciva a smorzare il prurito che mi sentivo al centro del petto.Le foto che mi aveva mandato preannunciavano una visione celestiale ed ero molto nervoso perché non sapevo cosa avrebbe detto di me.Il sole cominciava a calare ma lei ancora non si vedeva. L�avevo sentita per telefono un�oretta prima ma si era fermata a salutare non so quale amico. Glel�avrei fatta pagare!! Già mi sentivo molto geloso.La signora dell�agriturismo era stata gentilissima. Aveva addobbato la stanza con dei fiori freschi e in più aveva posizionato delle orchidee in modo che fossero ben visibili da qualunque punto della stanza. Il loro effetto erotico era così forte che, anche per la situazione in generale, sentivo già dei movimenti strani nei miei pantaloni.Mi ero ...
    ... quasi perso nei miei pensieri affascinato dal panorama quando vedo una nuvola di polvere alzarsi lungo il viale che portava al casale.Dopo un po� vedo spuntare un Audi A3. Era lei. Correva come una matta. E in effetti me lo aveva detto che un po lo era!La sterzata e il frenatone sulla ghiaia avevano fatto il resto.Ero curiosissimo di vederla uscire dalla macchina. E in effetti lo spettacolo era notevole. Le sue gambe lunghe e affusolate fasciate da un pinocchietto bianco credo ci misero almeno due minuti ad uscire dalla macchina. La maglietta rossa le fasciava il fisico perfetto che tante volte avevo ammirato in foto e il suo seno era ancora più eccitante di quello che immaginavo.Ma fu quando si girò per andare a prendere il bagaglio che si era portata che ebbi un vero tonfo al cuore (o forse un po� più giù). Il suo lato B era il meglio della combinazione tra una brasiliana e una cubana. Credo di non aver mai visto niente di simile dal vivo. E sicuramente le foto non riuscivano a darle ragione.Era ora che mi svegliassi dall�estasi in cui ero caduto. Ed era ora di andarle incontro.Il primo approccio fu già un ricco antipasto di quello che sarebbe successo in quei due giorni. Appena ci trovammo di fronte ci fu un ciao imbarazzato, poi ci avvicinammo per il classico bacio sulla guancia, ma appena io misi la mia mano sul suo fianco ebbi come un tremito di elettricità nel sentire il contatto con il suo fisico sodo. E prima che me ne accorgessi il bacio sulla guancia si era trasformato ...
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