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Confessioni Private
Data: 19/02/2019, Categorie: Etero Lesbo Autoerotismo Sensazioni Autore: lascivo89, Fonte: RaccontiMilu
... m'ero guardata allo specchio trovandomi tanto attraente che mi sarei scopata lì sul posto tanto che non ero riuscita a trattenermi dal baciare lo specchio e dal toccarmi tre volte di seguito. Non vi dico come stavo fin dal mattino: i miei erano al lavoro e io, non appena sveglia, m'ero spogliata completamente pensando al progetto che avevo in mente. Poi m'ero toccata tre volte di fila sulla mia scrivania. Tenevo persino le tende spalancate così che qualcuno avrebbe persino potuto scorgermi dall'appartamento di fronte. Dopo l'ultimo orgasmo ero in condizioni pietose, parevo una vera pornostar con i capelli sporchi per il sudore e attaccati alla mia spaziosa fronte, tutta ansimante e con i grossi seni imperlati di sudore. I fianchi superbi anch'essi umidi per i vizi cui m'ero dedicata. Dalla vagina colavano i rivoletti impudichi del mio piacere sulle cosce che io non potei fare a meno di portare quel ben di Dio alle labbra con le dita. Le mie guance erano tutte arrossate così come pure la fichetta quando me la aprii davanti allo specchio. La vedevo tutta irrorata della mia rugiada e stavo per perdere la testa mentre mi posizionavo a 90 oppure con i seni che strusciavano contro la superficie fredda delo specchio, lasciando impronte che poi avrei cancellato. Le dita erano tutte impregnate di succo: ero distrutta, ma speravo quel giorno sarebbe divenuto memorabile. Avevo voglia di mostrare a tutti quanto fossi porca: presi il cellulare e mi scattai varie foto di nudo integrale ...
... mentre mi raccoglievo i capelli a chignon. Poi avevo perfino chiamato il mio ragazzo e l'avevo lasciato venire sulla fica la prima volta e sui seni la seconda, nonostante non prendessi la pillola perché quel giorno ero esibizionista e incosciente e volevo trasgredire a tutti i costi ogni regola. Mi aveva completamente inondata della sua sborra calda ed io avevo finto sarebbero presto tornati i miei per starmene così: tutta bagnata di sperma a contemplarrmi. Mi inumidivo la mano di quel nettare e lo portavo svolgliatamente alle labbra da vera dea della lussuria, quale pensavo di non essere prima d'allora. Dio quanto mi sentivo porca! Vedevo ovunque sul mio bacino e sul mio ventre, per non parlare del petto, scendere precipitosi rivoli di seme maschile che impregnavano la mia stanza del loro odore caratteristico e penetrante. Sentivo ancora un desiderio totale, sfrenato, e il mio respiro era affrettato come avessi corso per chilometri. Con movimenti incessanti sembrava volessi consumarmi la vulva con le dita (fortunatamente sono multiorgasmica), ma non volevo raggiungere subito un nuovo orgasmo. Allora decisi di fare qualcosa di folle: mi sarei riempita completamente. Per prima cosa indossai dei tacchi alti da vera squillo. Poi inserii con una lentezza studiata ed estenuante un evidenziatore nel buchetto posteriore che si aprii senza problemi e un profumo a forma fallica nella vagina calda e bagnata e cominciai a muovere contemporaneamente i due oggetti con una certa decisione: mi ...