1. L'ultima lettera per te


    Data: 19/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Autore Sconosciuto, Fonte: EroticiRacconti

    Sto per venire. Dieci secondi, forse venti, e tutto questo sarà finito. Ma non voglio, non ancora. Devo resistere, pensare ad altro. Respira. Sì, il respiro aiuta: concentrati su quello. Inspira, espira, inspira... Lei inclina la testa all'indietro, liberando le prime voci del suo orgasmo. I capelli castani e lisci le incorniciano il seno e nascondono come un velo il uno dei suoi capezzoli. Sta godendo, lo sento. Vorrei che questo momento durasse ancora per molto, ma ormai sono al limite. No. Devo resistere, ancora un attimo, ancora un attimo... Allungo la mano a cercare la scatola dei preservativi nel cassetto del comodino. Mi rendi le cose difficili, devo dirtelo: la tua mano continua a massaggiare il mio pene, con movimenti lenti e provocanti. Provocanti come i tuoi occhi marroni, che mi fissano con quella luce maliziosa e carica di desiderio. Ma è forse paura quella che vi scorgo in fondo? Afferro un profilattico, rigirandolo tra le mani tremanti, intento a scovare il modo migliore per aprirlo. Non posso fare a meno di pensare a come sarebbe strana quella scena, vedendola da fuori. Entrambi nudi, entrambi inesperti, desiderosi di compiere quel passo, ma incerti e spaventati su come farlo. Riesco a infilare il preservativo con un po' di fatica. Mi giro verso di te, infrangendomi di colpo sul tuo sorriso. Ora la riconosco, quella paura. La vedo e so di provarla anch'io. Apri le gambe, mentre mi adagio su di te. Non so come fare, non l'ho mai fatto. Il mio pene scorre ...
    ... sulla tua pelle, poi trova il tuo abbraccio ad accoglierlo. Spingo leggermente e ti vedo trasalire. Ripeto il movimento. E ancora. Ancora. Iniziamo così a fare l'amore per la prima volta, per la prima volta a prendere un ritmo solo nostro. "Ti amo", ti sussurro all'orecchio. "Anch'io". Pensa ad altro. Pensa ad altro. Però è stato bello, cazzo. Mi hai tolto le mutande, già rigonfie per l'eccitazione, prima di sederti sul mio letto. Il tempo di spogliare anche te della biancheria intima e hai subito avvicinato la bocca al mio pene. Ho sentito la tua lingua avvolgere ogni centimetro, mentre il tuo respiro mi inonda di calore. Hai raccolto i capelli e io te li ho fermati sulla testa per evitare che ti dessero fastidio. Ma anche così una ciocca è scivolata giù, accanto al tuo viso. E mentre muovevi delicatamente la testa, succhiando quasi con gola, non hai idea di quanto fosse erotica per me quella scena. Ma ne volevo di più. Ho spostato la mano, fino ad accarezzarti tra le gambe, fino a massaggiarti con un dito la clitoride. E quanto era eccitante sentirti mugolare, con la bocca che ancora mi avvolgeva. Alla fine hai tolto le labbra. Volevi fare sesso, volevi scopare. Ho afferrato il preservativo, indossandolo in un lampo. Le tue gambe aperte mi hanno accolto subito. Un gemito di piacere ha accompagnato il primo colpo. E così è iniziata la dolce musica delle nostre urla di piacere. È così che si fa? Sta andando bene? Le piace? Sembra di sì, alla fine sta gemendo. Ma di solito non ...
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