1. L'ultima lettera per te


    Data: 19/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Autore Sconosciuto, Fonte: EroticiRacconti

    ... occhi mentre, avvinghiati, facevamo l'amore a modo nostro. Chino la testa verso di te, solo per vedertela voltare leggermente. Devo resistere, nonostante il tuo orgasmo rimbombi ormai nelle mie orecchie. Quel suono mi fa eccitare, ma devo resistere. Eppure niente nel mio corpo è più disposto ad aspettare. La vista del tuo volto e dei tuoi seni nudi, il tuo profumo così dolce, la tua voce rotta nel culmine del piacere e perfino la consistenza della tua pelle: tutto ormai sta portando quell'orgasmo fuori di me. Aumento il ritmo, abbandonandomi ormai all'inevitabile conclusione. Lo sento montare, un calore che parte dal ventre e sale, cresce, esplode. Vengo. La mente si annebbia, il corpo si tende ad assaporare ogni attimo di quell'orgasmo così tanto atteso. Sento dei gemiti uscire dalle mie labbra, mentre mi abbandono a quel momento, mi abbandono a te. Chiudo gli occhi un momento, assaporando dolcemente quegli ultimi istanti di piacere che, accompagnati dai movimenti lenti che ancora balliamo, svaniscono delicatamente, come gli invitati ad una festa alle prime luci dell'alba. E per un momento, un singolo istante, i due momenti si fondono. Riapro gli occhi: ci sei tu, sotto di me. Tu che un giorno mi sorridevi, ora ti limiti a trattenere con ogni fibra del tuo ...
    ... corpo gli ultimi rimasugli del tuo orgasmo, anch'esso ormai finito. Un tempo mi avresti baciato, avresti riso e magari avresti scherzato con qualche battuta. Un tempo lo avresti fatto. Oggi invece ci alziamo, iniziando a rivestirci poco alla volta. Ti leghi di nuovo i capelli, indossando uno dopo l'altro i tuoi indumenti sparsi sul pavimento. E così questo momento infine è arrivato. Ne è passato di tempo da quella primavera, quando siamo usciti insieme, complici di un gesto nuovo e segreto, che per la prima volta avevamo condiviso insieme. Noi, che ai nostri occhi non eravamo già più ragazzini, ma che in fondo dovevamo ancora conoscere cosa fosse l'amore. Cosa fosse il nostro amore. Mi salutasti con un bacio profondo, intenso, da innamorata. Mi salutasti come una persona che voleva solo fermare quel momento, assaporando fino all'ultimo istante di quel magico pomeriggio. Quel desiderio di fermare il tempo oggi è sparito: schiocchi invece un bacio fugace e di cortesia sulla mia guancia, di quelli che si danno agli amici neanche troppo intimi. Un saluto veloce, prima che tu riapra la porta di casa mia. La sento richiudere dietro di sé e odo i tuoi passi allontanarsi un'ultima volta. Ne è passato di tempo da quel giorno lontano. Ma è passato, ormai. Sono solo, ora. 
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