1. Nelle sue mani - 3


    Data: 19/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu

    I muscoli delle gambe mi tremano, ma dopo un paio di tentativi riesco ad alzarmi in piedi. Lo specchio di fronte a me riflette uno spettacolo a dir poco rivoltante. Ho la faccia sporca di merda. Ce l�ho spalmata sulle guance, sul naso e sulle labbra. Non è molta ma non è questo il punto. La mia dignità è scomparsa, incenerita a forza di scorregge da colui che fino a pochi giorni fa chiamavo cugino, adesso chiamo padrone. Devo smetterla di considerarmi un uomo, è una parte che non posso reggere. Vincenzo ha smesso da un pezzo, ormai, e temo abbia fatto bene perché, a giudicare dal quello che vedo, non c�è più niente di umano in me. Niente.Lentamente, m�infilo nella doccia ed apro l�acqua. Ho gli occhi chiusi e le immagini che mi passano davanti sono sempre le stesse: il suo viso, la sua risata, il suo corpo� il suo culo. Dio quanto lo amo, vorrei vivere col muso tra le sue chiappe, ad annusarlo. Ogni mio pensiero è votato a lui mentre l�acqua mi scorre addosso, portando via il suo odore dalla mia pelle. Ma non c�è acqua né sapone che possano lavare via il potere assoluto e devastante che ha su di me e che mi ha ormai impiantato sotto pelle. Lui� il mio padrone� il mio bel padrone.Finisco di fretta ed esco ad asciugarmi, non voglio farlo arrabbiare. Ad un tratto sento un vociare confuso arrivare dall�altra stanza. Non riesco a capire bene cosa dicano, riesco solo a cogliere un qualcosa che suona come:�Vincenzo, vado in bagno���Cazzo!� penso nel panico. Sono ancora mezzo ...
    ... bagnato e nudo come un verme ma apro di corsa la porta e mi fiondo verso la prima camera che trovo. Il cuore mi batte all�impazzata mentre sento dei passi lungo il corridoio e una porta che si chiude. Chiunque sia è entrato nel cesso. Sono in apnea e, poco a poco, mi rilasso. A chi appartiene quella voce, non l�ho sentita abbastanza bene da riconoscerla.Mi guardo intorno. Mi accorgo di essere in camera di Vincenzo, la grande stanza dove, poco prima, il mio padrone si è schiacciato la sua ragazza mentre si faceva leccare i piedi da me. Su una parete c�è un poster di Belén seminuda con la faccia a bocchinara. Che devo fare? Sono confuso. Dov�è il mio padrone? Per assurdo, sento di aver bisogno di lui in questo momento, ma non m�azzardo ad uscire da lì, potrebbero vedermi. Mi siedo sul suo letto, indeciso sul da farsi e, come mi leggesse nel pensiero, d�un tratto entra nella stanza. Indossa un paio di shorts e una maglietta senza maniche. Che potere che emana. E� solo un biondino di vent�anni ma, ai miei poveri occhi ormai plagiati, è davvero possente. Ha un sorrisetto pericoloso negli occhi.�Giù dal mio letto, cane di merda! Chi te l�ha detto che puoi starci?!� mi dice a metà tra l�arrabbiato e il divertito. Io mi getto subito a quattro zampe sul pavimento.�Scusami padrone! Mi dispiace!� lui ridacchia mentre alza un piede e me lo poggia sulla testa. Comincia a spingere e mi schiaccia la faccia a contrasto con le piastrelle di graniglia. Mi guarda dall�alto e sogghigna mentre l�odore ...
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