1. In fonodo voleva solo aiutarla ii


    Data: 23/02/2019, Categorie: Etero Autore: piuconoscenza, Fonte: Annunci69

    ... fiacchirsi, premeva prepotente sul tessuto dei pantaloni.
    
    Ricordava la prima volta che vide la donna in ufficio, con un cappellino alla francese, un paio di jeans, stivaletti col tacco 10 ed una maglia di lana, a trame larghe, verde che mostrava attravero le sue maglie un reggiseno sportivo rosa.
    
    La cosa che più lo colpi, e fu pure la prima volta che fece caso a questa sua particolare attenzione, furono i polpacci, che forzati dalla posizione del piede dovuta al tacco, sodi e polposi disegnavano una curva da mordere.
    
    Erano arrivati, doveva parcheggiare anch'egli e così fece.
    
    Delia viveva in un piccolo appartamento diviso in due vani: uno con soggiorno, cucina e uno camera da letto e bagno.
    
    "Ecco, prego" disse mentre sfilava la chiave dalla serratura facendosi precedere, aperta la porta dell'ingresso.
    
    "intimo, e confortevole no?" disse mentre invitava l'uomo a prendere posto sul divano con un gesto della testa.
    
    "Siediti pure, io vado un attimo in camera, prendi pure ciò che vuoi, in quel mobiletto ci sono i liquori e i bicchieri."
    
    Disse indicando una dispensa antica.
    
    Come al solito la sua camera da letto era un disastro, velocemente compresse tutti i vestiti, sparsi in giro, in quei tre profondi cassetti.
    
    Poi andò in bagno a staccare dalle piastrelle vicino alla doccia quel fantastico fallo con ventosa.
    
    "Scusa" disse a bassa voce come una mamma che svela un segreto importante ad un bambino.
    
    "ho ospiti, e se dovesse usare il bagno ti ...
    ... vedrebbe, vieni ti nascondo"
    
    Lo prese saldamente ed una scarica le arrivò alla cervice, come ogni volta che lo toccava, era grosso e nero, non lo aveva mai misurato, ma era decisamente il compagno di giochi perfetto.
    
    Prese poi i vibratori e nascose tutto in un cassetto del bagno.
    
    Nel frattempo Giovanni, si versò un elegante bicchiere di Whisky a giudicare dalle sue bottiglie la ragazza non doveva ricevere molte visite, molte erano ancora chiuse o appena iniziate.
    
    Mentre si girava intorno, nel salone/cucina il suo sguardo fù catturato da un vecchio impianto HI-FI posto al fianco di una colonnina di CD.
    
    Con gli occhi ne scorse i titoli, mentre sorseggiando sentiva crescere una voglia di sigaretta.
    
    "Posso fumare" urlò, atteggiando poi una smorfia preoccupata, resosi conto della troppa forza investita in quell'urlo.
    
    "Certo" si sentì urlare in risposta.
    
    Non gli riusciva a vedere nulla che sembrasse un posacenere, quindi aperta una finestra vi si affacciò e accese una delle sigarette.
    
    Il cielo notturno era terso e lui non riusciva a smettere di pensare al culo di Dalia.
    
    Così distratto e sognante Dalia lo trovò, prese una tartaruga di legno dal comodino e scoperchiandone il dorso la porse all'uomo.
    
    "Ecco la ceneriera" gli disse riportandolo così sulla terra.
    
    Aveva uno strano imbarazzo, non aveva pensato a quale giustificazione dare alla richiesta avanzata al collega.
    
    Per fugare ogni domanda, spostò i suoi pensieri.
    
    "Hai fame? Preparo ...