Il servizio fotografico - ultimo capitolo
Data: 09/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark
... significa che tra me e te… – Dissi dopo un po’.
- Sì, Matteo. È finita.
La abbracciai. Mi aspettavo anche questo momento, ma non così presto.
- Ti ringrazio per essere venuta a letto con me stasera… – Riuscii a dire.
- Beh, ti devo moltissimo.
- Allora ti chiedo un’ultima cosa.
- Vuoi venirmi in faccia?
- No, voglio mettertelo nel culo. Posso?
- Mi stai chiedendo di tradire il mio nuovo ragazzo?
- Beh, quando ci sono… diciamo…. passaggi di consegne, si fa sempre qualcosa che consenta di conservare un bel ricordo…
Non pareva convinta, ma quando arrivai al buco del culo con le dita tra le natiche, divenne più permissiva.
- Non mi farai male?
- La prima volta è sempre un’incognita, – precisai. – Ma io ci so fare abbastanza.
- Come devo mettermi?
In realtà con queste tre parole voleva farmi capire che lo faceva proprio per me e non per sé. Ma ormai la conoscevo e avevo capito che la cosa la stava intrigando da morire.
- Sdraiati pancia sotto, – dissi. – Poi faccio tutto io.
- Prometti di non dirlo a nessuno!
- Smettila.
- Soprattutto al mio moroso.
- Quello vecchio o quello nuovo? – Scherzai.
- A nessuno dei due.
- Promesso. Mi limiterò a scriverlo in un racconto…
- E nemmeno a mia madre.
- Che scoperte!
- Glielo racconterò io.
- Fanculo, Jas!
- Subito! – Rispose preparandosi platealmente a prenderlo in culo.
Si mise pancia in giù e chiuse gli occhi, fingendo passività. Proprio come se lo facesse ...
... solo per farmi piacere.
Presi il lubrificante con la mano sinistra, le misi il medio della destra al buco del culo e feci scorrere l’olio lungo la fessura. Man mano che arrivava al dito lo infilavo nell’ano. In questo modo, oltre a lubrificarla la stavo preparando allo status ideale per rilassare lo sfintere.
Quando mi accorsi che il mio movimento era divenuto un ditalino anale, capii che era pronta e decisi di procedere. Lubrificai anche il grande, la punta dell’uccello, e poi il resto del cazzo. Mi portai sopra e le feci scorrere il cazzo tra le natiche per palesare la presenza del membro. Mi godetti per l’ultima volta le rotondità di Jasmine e indugiai molto, prima di poggiarlo al buco del culo.
Attesi di sentirlo rilassato, poi spinsi il glande dentro in modo che l’ano si richiudesse alla base della cappella. Quando sentii che la presa anale si era allentata, spinsi piano cercando di capire come stesse accettando la penetrazione anale. Lei mugugnò, ma era piacere. Il buco del culo sembrava allargato bene, quindi spinsi dentro il cazzo con calma e determinazione. Quando arrivai in fondo, lei si era sbracata del tutto, allargando gambe a spaccata e sbattendo i piedi. Potevo farle quello che volevo, era mia.
Iniziai a sbatterla così come se la stessi chiavando, godendomi il suo buco del culo come la fascia elastica di un pistone e assaporando le pareti del retto attorno al pene. Sembravano fatti l’uno per l’altro.
Mi godetti la rotondità del suo culo attorno al ...