Il servizio fotografico - ultimo capitolo
Data: 09/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... cazzo, finché non cominciò ad avere l’orgasmo anale. Allora accelerai il ritmo e cercai di venire insieme a lei. Venni a lungo anch’io, riempiendole il retto - e oltre - di una grande quantità di sperma come piaceva a lei.
Sì, non mi avrebbe dimenticato mai del tutto…
- Se lui non vorrà mettertelo nel culo – le dissi dopo una doverosa pausa post coitum, – sai dove trovarmi.
- E perché non dovrebbe?
- Non a tutti piace, – risposi. – Se ti dirà «non ti inculo perché ti rispetto», sarà perché non gli va di farlo. A quel punto vieni da me, che invece amo profanarti.
Si ammutolì per un po’, macinando le mie parole.
- Senti, – disse alla fine. – Un ultimo regalo me lo fai anche tu.
- Certo, dimmi.
- Vienimi in faccia un’ultima volta.
- Pensi che il moroso non te lo farà?
- Non so se glielo chiederò. E se non lo chiedo, temo che vorrà… rispettarmi.
- Non ti pare di tradirlo? – Ironizzai.
- Quando c’è un passaggio di consegne… – Ripeté sorniona, senza finire la frase.
- Mettiti in ginocchio seduta sulle caviglie, – le ordinai.
Si mise seduta e io, in piedi, mi avvicinai con l’uccello giù.
- Lavoramelo, – dissi. – Ci impiega poco a rimettersi in posizione di lavoro.
Si avvicinò e me lo baciò in tutte le maniere. Mi accarezzò sotto le palle e quando arrivò a toccare il mio buco del culo col dito, il cazzo si rimise in asta.
Lo succhiò per bene, in attesa che le dessi l’ordine.
- Masturbati! – Le dissi al momento opportuno. – Vado ...
... avanti io.
Mentre aveva l’orgasmo le venni in faccia così copiosamente che avrebbe rimpianto a lungo la mia mancanza.
Dopo una lunga pausa andò in bagno a lavarsi. Quando tornò avevo una sorpresa per lei.
- Ti faccio un regalo. – Dissi.
- Me lo hai appena fatto… – Sospirò.
- No,quello che ti faccio adesso è un ricordo per sempre.
La abbracciai e la feci sedere sul letto. L feci sdraiare e le feci raccogliere le gambe. Poi gliele allargai e le misi le mani sotto le natiche. Piano, con dolcezza, portai le labbra alla figa. Lei provò a fermarmi, reazione comune a molte donne, ma poi mi lasciò fare in tutta serenità come tutte le donne. Le baciai l’interno delle cosce, avvicinandomi sempre più alle grandi labbra. Un po’ alla volta mi portai alla figa e la baciai. Poi la morsicai con dolcezza e infine cominciai a lavorarla di lingua.
Non era una cosa che facevo spesso, egoista come sono, ma quando se lo meritavano le facevo impazzire. Jasmine non fece eccezione. Quando le toccai il buco del culo con un dito cominciò a venire ululando come un lupo. Continuai così finché non mi fermò con la mano.
La lasciai riprendersi mentre si teneva la passera con le mani.
- Continuerai a farmi da assistente alla fotografia? – Le chiesi, una volta placata.
- Sì, – rispose sorridendo. – Ma porterò le mutandine.
- Continuerai a farmi eccitare spogliando le modelle apposta per me?
- Questo sì! – Disse giuliva, come se avesse trovato la contropartita.
- Amen ...