Amore impossibile 2 - un altro punto di vista
Data: 25/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: raccontastorie
... sbattere la portiera
- hai ragione papà mi è scivolata di mano
- Mi raccomando, abbiamo solo questa macchina, non è una ferrari ma almeno ci porta in giro, quindi trattiamola con tutti i riguardi, altrimenti restiamo a piedi.
Roberto non disse niente, non parlava, guardava distrattamente la strada attraverso il finestrino.
- Mi raccomando ora che andiamo da Salvatore comportati bene. Te l'ho mai raccontato che quando eravamo giovani
- Giocavate insieme in squadra insieme, che eravate unitissimi, quasi fratelli, che inizialmente non vi sopportavate, ma che poi siete diventati inseparabili... Sì papà credo almeno un milione di volte in questi ultimi due giorni
- Signorino non essere irriverente e irrispettoso, anche se non sono più giovanissimo sono sempre tuo padre, portami rispetto
Dicendo questo passò la mano tra i capelli neri corvino del figlio, scompigliando e arruffando la folta chioma.
Roberto adorava suo padre, era il suo eroe. Ogni bambino da piccolo ha avuto un eroe, chi superman, chi l'uomo ragno; roberto era diverso anche in questo in confronto a tutti gli altri ragazzini, il suo eroe era suo padre, se gli avessero chiesto cosa sarebbe voluto diventare da grande, avrebbe sicuramente risposto, come mio padre. Per lui avrebbe fatto di tutto, da quando la madre aveva abbandonato lui, il padre e la sorellina piccola, la sua famiglia era diventata il suo centro, l'unica cosa per la quale valesse la pena vivere. Talmente voleva rendere orgoglioso ...
... il padre, che avrebbe fatto di tutto, anche farsi piacere il gioco del calcio e sottoporsi a questo provino.
Finalmente giunsero al campetto, entrambi scesero dalla macchina, immediatamente una figura maschile imponente e massiccia fece capolino dagli spogliatoi
- Ciao Tore
- Ciao
- Come va?
- Tutto bene, come promesso ti ho portato mio figlio
- vedo vedo
disse Tore squadrando da capo a piedi Roberto
- buona struttura fisica per un ragazzino della sua età, forse un pochino troppo magro, ma sicuramente agile...
bene giovanotto vai a cambiarti, ci sono già gli altri ragazzini, ci vediamo in campo tra poco
Tore indicò la porta da cui poco prima lui stesso era uscito.
Roberto attraversò l'uscio, venne colpito dal forte odore di piedi e sudore, un gran numero di ragazzini era presente, alcuni di questi si conoscevano già, forse perchè compagni scuola, altri invece provenivano da qualche altra squadretta dei qualche altro paesini nel circondario, si poteva intuire dal fatto che avessero le divise uguali. Erano divisi in gruppetti e non facevano altro che parlare tra loro. Appena video Roberto, smisero di parlottare per guardare il nuovo arrivato. Si sentiva a disagio, così tanti ragazzi ma nessuno che conoscesse.
Si sedette su una panchina, o per meglio dire su quella piccola porzione di panchina libera, prese il suo zainetto e tirò fuori il proprio cambio. Una maglietta che iniziava a presentare i primi sintomi di tessuto rado e steso per troppe ...