1. Le mie esperienze feticiste e non solo...


    Data: 25/02/2019, Categorie: Feticismo Gay / Bisex Masturbazione Autore: chif2010, Fonte: xHamster

    ... toccarla, quando la donna mi vide, mi fece capire che voleva farsi una bella slinguata, mi avvicinai e dopo aver vorticosamente usato la lingua, iniziò a leccarmi il viso, la cosa mi eccitava tremendamente. Quando il mio amico le venne nel culo mi fece segno di fare altrettanto, non mi feci pregare due volte, inserendo il cazzo nel culo sentivo la sborra calda depositata in precedenza da Johnny e dopo pochi minuti le venni nella figa, lasciando il cazzo all'interno fino a goderne gli ultimi spasmi. Finalmente il marito arrivo e sbrodolò sulle natiche della moglie.Dopo nuovamente alcune parole, sorseggiando dello champagne, pensai alla serata ormai conclusa, ma mi sbagliai, la donna ci fece sedere, compreso il marito, sul letto, infilandosi un vibratore nella figa, iniziò a spompinarci uno alla volta, la scena mi fece ricordare un vecchio film con protagonista Moana Pozzi, era una situazione molto eccitante vederla leccare prima il mio cazzo, poi quello di Johnny, infine quello del marito.Quando mi sentì venire, portò la bocca fino alla base dell'uccello, sentivo la gola, sembrava una figa, le venni dentro fino all'ultima goccia, poi mi fece colare lo sperma caldo sulla cappella. Esattamente nello stesso modo fece con il mio amico e con il marito. Un bel tris di pompe, non c’e che dire.Parte SettimaDovetti andare una sera, a fare delle consulenze tecniche, riguardo programmi di contabilità e di magazzino, da un cliente di mio fratello. Era titolare di un colorificio. ...
    ... Entrando nel retro del negozio, c’era l’ufficio, vi erano i computers, un fax, uno scanner, due scrivanie, degli armadi contenenti classificatori vari, ecc…mi diedi da fare…questo signore fu molto contento e fu così che mi chiese altre consulenze. Nell’uscire dall’ufficio mi sbagliai e presi una porta che conduceva ad un altro negozio, era una merceria…si proprio così, era una merceria…il signore mi disse che era il negozio della moglie. Questo ufficio in sostanza era una stanza in comune che si trovava tra il colorificio che dava su una strada e la merceria che dava dall’altra parte sulla strada parallela.Feci varie consulenze, ma il massimo fu, quando una di queste sere, ricevette la telefonata del figlio diciassettenne che doveva essere recuperato da qualche parte, dopo la partita di calcetto. Insomma, sarei rimasto da solo per circa mezz’ora. Non potevo farmi cazzate, ma non riuscii a trattenermi nel curiosare la merceria. Avevo il cuore in gola, ero eccitato da bestia, il fatto di trovarsi in una merceria da solo, era fantasmagorico. Un sogno, che mi perseguiva da vari anni, era quello di trovarmi da solo, nel piano intimo di un grande magazzino, uno di quelli, dove sono esposte le più belle cose al mondo, per metri quadri e metri quadri. Reparti giganteschi, dove l’intimo è esposto in zone, con tonalità di colori di tutti i generi.Per noi, amanti della lingerie penso che sia il più bel sogno che si possa avverare. Non ero in un grande magazzino, ma ero in una merceria di un ...
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