Le mie esperienze feticiste e non solo...
Data: 25/02/2019,
Categorie:
Feticismo
Gay / Bisex
Masturbazione
Autore: chif2010, Fonte: xHamster
... certo punto provò a toccarmi il cazzo, fu in quel momento che mi confermò la sua tendenza omosessualità, che per quanto mi riguarda, inizialmente non mi attraeva più di tanto. Comunque lo lasciai fare, mi allungai sul letto, continuando a odorare le mutande della mamma, chiudendo gli occhi. Dopo qualche minuto Davide si inginocchiò e si mise in mezzo alle mie gambe, mi alzai e non feci in tempo a dire una parola che si mise il cazzo in bocca. In quel periodo, bastava anche solo un battito di ali di farfalla per farmi venire, devo quindi ammettere che sentire in mio uccello nella bocca del mio amico, non mi dispiaceva affatto. Me lo scappellava piano piano, mi baciava la piccola cappella, me lo leccava su tutta la lunghezza fino a raggiungere la testa. Ad un certo punto senti il mio sperma uscire e venni nella bocca del mio amico che la tolse solo dopo tutti gli ultimi schizzi di piacere. Sul momento mi piacque molto il pompino che mi fece, nessuna bocca fino ad allora l’aveva succhiato, ma andando a casa quel pomeriggio, pensai di non ripetere più altre volte quell’esperienza.Invece, non andò proprio così, i genitori di Davide erano al lavoro, come tutti i pomeriggi, dopo aver fatto qualche parola riguardante la musica, iniziai a dire che mi stava diventando duro il pisello, solo al pensiero di potermi di nuovo masturbare con qualcosa di intimo di sua madre. Andammo nuovamente in camera e dopo aver scelto delle calze marroni scuro, ci ritrovammo ben presto sul suo letto. ...
... Davide aveva scelto un paio di mutande nere in raso e pizzo. Avevo infilato il cazzetto in una delle due calze e l'altra la odoravo, mentre il mio amico con le mutande della mamma le sfrusciava sul pisello. Aveva la cappella sproporzionata rispetto al membro, era molto grossa e rossa. Fu la prima volta, che mi venne voglia di prendere in bocca un uccello, il vederlo sfrusciare freneticamente mi aveva eccitato non poco. Mi chinai e lo misi in bocca, succhiavo molto forte quasi con la forza di un’aspirapolvere, con la lingua sentivo il taglio della cappella, mi muovevo tutto intorno senza però troppo scappellarlo, perchè aveva dato segno di non gradire molto. Nel frattempo, lui mi toccava il cazzo dentro la calza trasparente marrone...mi ero prefissato di venire nello stesso momento in cui avessi sentito i primi schizzi caldi di sperma nella mia bocca e così andò. Fu un'esperienza particolare che non ci dispiacque affatto. Insomma ci toccavamo, ci spompinavamo, con l'intimo della mamma, era molto eccitante. Un giorno, la madre scoprì su una calza, dello sperma secco (sicuramente il mio, cercavamo sempre di asciugare, prima di riporre il tutto a suo posto, probabilmente rimase qualcosa) e fece una brusca romanzina a Davide pensando fosse lui, quando me lo raccontò ci ridemmo sopra non poco, per non rischiare, decisi di non venire più nell'intimo della madre, ma lo potevo sempre odorare. Andammo avanti tutta l'estate, un pomeriggio dopo esserci sdraiati nel letto, mi chiese se ...