La madre di francesco. capitolo vi
Data: 26/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: stuzzicami
Mi assopii, esausto e con l'uccello in fiamme, provato e quasi consumato dalle innumerevoli scopate…
Non so quanto dormii, so solo che mi svegliai con una sensazione strana e piacevole.
Aprii gli occhi e avevo lei, accovacciata sul mio viso, con la sua vagina ad un paio di centimetri dal mio naso e dalla mia bocca.
Mi svegliò quell'afrodisiaco naturale che aveva tra le cosce e che mi stava ancora una volta offrendo con così tanta generosità.
Strabuzzai gli occhi, respirai a pieni polmoni e incrociai il suo sguardo divertito.
"Benritrovato caro", mi disse sorridendo.
"Ero curiosa di vedere che effetto aveva su di te…"
Non replicai, non con le parole almeno, preferendo rispondere a modo mio, anzi, a modo suo.
Con i palmi delle mani afferrai le sue natiche e la feci accomodare su di me.
Si sedette sul mio volto, riempendomi la bocca con la sua incantevole, deliziosa meravigliosa farfallona matura.
Leccai ogni millimetro di quell'opera d'arte, succhiai per intero quell'orchidea matura che mi riempiva la bocca in maniera indecente.
Lucia iniziò a roteare il bacino su di me, godendosi l'anelato cunnilingus. Io, leccavo, succhiavo, mordicchiavo, bevevo… Fu così gentile da offrirmi ancora anche il suo prezioso buco del culo che mi premurai di leccare e succhiare con altrettanta cupidigia. Sposto' in avanti il bacino e mi consentì di dedicarmi esclusivamente al suo ano. Contornato da una leggera peluria scura, il suo orifizio raggrinzito mi pareva ...
... l'ombelico del mondo, il pertugio più desiderabile dell'universo.
Iniziai a infilarci la lingua e lei spingendolo e contraendolo mi facilitò l'ingresso.
Entrai con tutta la mia lingua dentro a quell'incanto di culo fino a che lei iniziò a impalarselo sul mio volto, sgrillettandosi in maniera frenetica.
Continuammo così per alcuni minuti e poi quando Lucia sentì crescere il calore e sopraggiungere l'orgasmo, indietreggiò, soffocandomi quasi con la sua vagina che mi schiacciò sul volto, nella bocca.
Venne ululando: "Ahhh godo, tesoro, godo, tieni Marcello bevi il succo del mio piacere, bevimi tutta, mangiami la passera che gode di te".
Ovviamente non ne persi una goccia e, anzi, dedicai ampie e generose leccate a tutte le sue intimità che furono assolute protagoniste delle mie lussuriose attenzioni.
L'odore di femmina, il suo odore, il suo sapore, la sua essenza mi avevano ubriacato.
E più bevevo più desideravo farlo.
Lei si accasciò, spostandosi su di un fianco.
Io ero totalmente infoiato e desideravo esclusivamente scoparla.
Fottere ancora quel meraviglioso esemplare di vacca da monta.
Mi posizionai al suo fianco, e senza troppi riguardi puntai il glande sul suo buco del culo.
Lei ancora inebriata dal piacere riversatomi in bocca poc'anzi, mi lasciò fare, senza curarsene troppo.
Spinsi, non senza fatica, ed entrai nuovamente in quel capiente orifizio che poco prima le avevo scopato con la lingua.
Lucia era trasognante, guardava nel vuoto ...