1. La madre di francesco. capitolo vi


    Data: 26/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: stuzzicami

    ... e si lasciava passivamente sodomizzare.
    
    Godeva e al contempo subiva le mie incalzanti sferzate dentro il suo culo.
    
    Le alzai una gamba per facilitarmi la monta.
    
    Non battè ciglio e mi lasciò fare, continuando a rimanere nel suo apparente stato di trance estatica.
    
    Il mio stantuffare si fece sempre più insistente, acquisì ancor maggior ardore fino a quando decisi di spostarla ancora.
    
    La misi prona e montandole sopra di dietro tornai a scoparle il culo con una tale forza e una tale passione che lei iniziò un mugolio che si protrasse fino a quando con colpi secchi e profondi le riversai nelle viscere il mio ennesimo orgasmo.
    
    Venni, gemendo e riempendola di me mi lasciai andare su di lei, mantenendole la verga nel buco del culo
    
    Affannato e provato dalla monta le baciai il collo, respirandole sulla nuca tutto il piacere che ancora una volta mi aveva donato.
    
    Continuai le dolci effusioni, conseguenti alla bruta sodomia, per parecchi minuti fino a quando si desto dalla trance in cui era precipitata dicendomi: "Fammi capire una cosa? Che intenzioni hai? No, perché io non so quanto potrò reggere oltre. Mi hai aperta come un carciofo, mi hai scopata come una troia, mi hai riempita tutta, mi hai consumata come mai nessuno prima".
    
    Ridemmo entrambi.
    
    Si voltò e ci baciammo intensamente, passionalmente. Fu un bacio incredibile, colmo di dolcezza e al contempo passione e desiderio.
    
    Fu un bacio intriso di affetto e al contempo di reciproca gratitudine ...
    ... per il piacere avuto, donato, consumato.
    
    Le mie mani iniziarono a correre sul suo irresistibile corpo quando lei si staccò da me e mi disse con serietà: "Non ci provare, ora mi devi dare un po' di tregua Marcello, non ho più ventanni".
    
    Ridemmo di nuovo, e io le risposi: "Nemmeno io Lucia, e ne sono felice perché a ventanni non avrei mai sognato di avere il piacere e il privilegio di scopare una donna fascinosa e bella come te"
    
    Ovviamente, fu soddisfatta del complimento, ancorché non necessitasse di ulteriori lusinghe, né tantomeno di conferme.
    
    "D'accordo - mi rispose - ma io, o meglio loro, adesso ho davvero bisogno di un po' di pace" indicandomi le parti intime.
    
    "E vabbè - replicai - vorrà dire che concederò loro un paio d'ore di riposo"
    
    Tra lo stupito e lo sconcertato, mi guardò dicendomi: "Così tanto?"
    
    Ridemmo, ci baciammo, afferrò il mio cazzo e iniziò a masturbarmelo.
    
    Poi, senza proferir parola, scese a succhiarmelo.
    
    Si concentrò sul glande, lo masturbava con sapiente maestria mantenendo la cappella nella sua bocca e succhiandola con avidità.
    
    Mai ricevetti un pompino del genere.
    
    Mi succhiò la cappella, segandomi l'asta e massaggiandomi i testicoli.
    
    Mi fece venire e sborrai dentro di lei che, ovviamente, bevve tutto guardandomi negli occhi.
    
    Continuò fino a quando la verga non perse vigore e poi, schioccando un bacio, disse: "Avevo proprio bisogno di una tisana calda prima di dormire: buon riposo mio stallone".
    
    Continua.... 
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