La festa di Marco
Data: 26/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Bigluca
Tutto cominciò alla festa di Marco che, nel suo solito stile sfarzoso, aveva invitato circa 100 persone, riempiendo da cima a fondo la villa al mare dei suoi genitori. Non era niente di speciale come festa, ma non si può dire che mi stessi annoiando: bene o male, metà gente erano amici comuni che avevo con Marco, l'altra metà erano comunque conoscenti. Il dj si ostinava a mettere esclusivamente musica techno ad un volume un po' oltre la barriera del suono, costringendo tutti gli invitati a mettere a dura prova le proprie corde vocali pur di riuscire a parlare; il cuoco, da parte sua, aveva deciso di dare fondo alla propria riserva di peperoncino, mettendone una cospicua quantità ovunque, sia sulle tartine che sulle pizzette, nonché sui crostini: diciamo che le riserve idriche della villa sono state messe a dura prova. Marco comunque non si era risparmiato. Continuavano a circolare vino e cocktails in abbondanza. Fu proprio mentre stavo andando a dissetarmi che incontrai Patrizia. Si può dire che afferrammo lo stesso bicchiere contemporaneamente e per poco non lo facemmo cadere. A quel punto decisi che almeno valeva la pena di conoscere una delle poche persone che mi erano nuove lì dentro e così mi misi a scherzare sull'accaduto, le versai da bere e riuscii abilmente a conquistarne l'attenzione. Aveva 21 anni, era alta circa 1.70 m, avvolta interamente in un lungo vestito da sera con una scollatura che poco lasciava all'immaginazione ed uno spacco vertiginoso lungo la gamba ...
... sinistra. Aveva un seno abbondante e un culo da fare invidia a Naomi Campbell; i suoi splendidi capelli scuri le ricadevano sulle spalle per poi scendere fino quasi a metà schiena. Cominciai a parlare di come avevo conosciuto Marco e come mai fossi lì, ecc. e lei più che fissarmi mi penetrava con un paio di splendidi occhi intensi, quasi volesse vedere cosa ci fosse al di là dei miei. Patrizia era del luogo (anche i suoi avevano un casa lì vicino) ed aveva conosciuto Marco un paio di anni prima ad una festa simile a questa di un altro figlio di ricconi, solo che l'epilogo era stato un po' differente, nel senso che tutto si era concluso con una retata della polizia che aveva sorpreso lo stesso festeggiato ed alcuni invitati a sniffare qualche costosissima polverina illegale. Durante il resto dell'anno viveva come me a Milano, solo che lei stava in uno splendido attico vicino al Duomo con i suoi genitori, industriale lui e avvocato lei, con un fratello di 30 anni, anch'egli avvocato e un cane di nome Flap. Ad un certo punto cominciai a trovare la stanza irrespirabile e le proposi di uscire in giardino. Portammo con noi una bottiglia di spumante e uscimmo nello splendido parco della villa: era grande più di 3 campi da calcio affiancati, pieno di alberi e fiori di ogni specie, che circondavano un laghetto e svariate fontanelle. Andammo a sederci su di una panchina vicino allo specchio d'acqua e lì continuammo a parlare, scherzare e bere. Ad un certo punto, evidentemente per effetto ...