1. La meglio gioventu' 5


    Data: 26/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Quandohai17anni

    ... bocca prendendo respiro, ma Francesco era al limite e afferrando di prepotenza la sua mazza esplose nella sua calda sborra. I fiotti mi colpirono sui capelli, in un occhio e infine vicino alle labbra, e estraendo la lingua raccolsi e ingoiai come da prassi. Molto salata, densa e profumata.
    
    Corsi subito in bagno a lavarmi l’occhio ormai inutilizzabile. Tornai da Francesco che era rimasto sul divano e conclusi l’opera, ripulendo per bene la sua cappella da tutte le particelle di sperma. Il suo cazzo era ormai ricurvo su se stesso. Ma la voglia di entrambi era tanta. Il suo cazzo riprese subito vigore. Francesco mi fece alzare dal divano mi sfilò le mutande e mi fece accomodare sdraiandomi su un lato del mio corpo. La mia testa era in corrispondenza del suo uccello, e afferrandoselo in mano lo spinse dentro le mie labbra, e ora con forza spingeva la mai testa ad un ritmo incessante, facendomi più volte soffocare… era diventato prepotente. D’un tratto lo tirò fuori e sdraiandosi dietro di me, mi alzò la gamba destra e mettendosela sul collo mi infilò violentemente la mazza dentro. La botta fù brusca e forte, qualche dolorino lo percepì, ma iniziando ad ondeggiare il suo bacino, Francesco mi rendeva l’uomo più felice del mondo.
    
    Sarà stata la situazione, le preoccupazioni che avevo all’inizio, ma questa scopata, mi faceva urlare, ma non frasi di senso compiuto, ma versi che non riuscivo a contenere: “MMMMHHHH; UUUHHHHH; AH AH AH!”.
    
    Francesco continuando a spingermelo ...
    ... fino alle palle nel culo, ora prese a segarmi, in pochissimi attimi schizzai vicino al volto di Francesco la mia sborra, che lui non aveva nessuna intenzione di assaggiare.
    
    Ma lo schizzo lo fece arrabbiare, tolse il cazzo da dentro e sedendosi sul divano mi invitò ad aprire le gambe e a stare prono mantenendomi alla spalliera del divano. Lo assecondai, rimanendo così Francesco con dei colpi di reni rimanendo sempre seduto mi penetrava l’ano velocemente e crudelmente, io godevo, ma Francesco non era da meno, mi urlò di mordergli il lobo dell’orecchio, lo feci, era anche un modo per fargli sentire i miei gemiti nelle sue orecchie. Francesco continuava, poi mi afferrò per il bacino e spingendomi su e giù sul suo cazzo venne dentro di me. Sentiva la calda sborra cadere dal mio buco allargato da quel siluro, che crollava ricurvo su se stesso. Scesi da Francesco e usando la mia mano come palettina raccolsi il caldo sperma e lo assaporai ancora una volta.
    
    Andammo insieme in bagno ci lavammo, ci rivestimmo e tornammo sul divano. Tra me e Francesco era sparito il dialogo, nemmeno una parola di quello che era appena successo. Ecco lo sapevo, ho rovinato un’amicizia, farfugliavo tra me e me. Ma Francesco si sedette vicino a me, e facendo assolutamente finta di niente mi abbracciò. Ed è così che ci risvegliammo il mattino seguente, avvolti nelle nostre braccia.
    
    Preparai la colazione, e mi rivestì. Tornai a casa lasciando Francesco ancora a dormire.
    
    Dal giorno dopo la nostra ...