1. In finestra con la zia


    Data: 27/02/2019, Categorie: Incesti Autore: cougar_lover

    La zia è sempre stata una bella donna, in particolare ciò che maggiormente mi attraeva di lei, erano le gambe, i cui polpacci erano messi in risalto dai tacchi che amava portare, e il culo, un gran culo, non più marmoreo ma da sempre il suo pezzo forte. Sin dai 14 anni le mie pugnette erano tutte dedicate a lei, immaginavo di possederla in tutti i modi possibili, fantasticavo di ricevere pompini incredibili di cui la zia, nelle mie fantasie, era perversamente avida.Gli anni erano passati, gli studi prima e il lavoro poi mi hanno portato lontano da casa e dalla zia, e mai avrei pensato che ben sedici anni più tardi, quando la zia era oramai ultrasessantenne avrei tramutato quei miei sogni da bambino in realtà. Era estate, ed ero rientrato in città per un periodo di ferie.Quel pomeriggio, ero andato a fare jogging, come d�abitudine da oramai 2 anni a questa parte, per tenermi in forma. Dieci chilometri al giorno, ad una media circa di 40 minuti, non male. Avevo attraversato la parte vecchia della città e mi stavo dirigendo in zona stadio nuovo, circondato da diverse villette tra cui quella degli zii. Passando davanti al cancello notai la zia alla finestra e mi fermai d�istinto per salutarla. Non sapeva che ero rientrato in città e sembrava piacevolmente sorpresa di vedermi. Scese ad aprire il cancello e mi invitò ad entrare. Mi abbracciò nonostante fossi completamente sudato sia per via della corsa che per il gran caldo, essendo in pieno Agosto. Rientrammo in casa per ripararci ...
    ... dal sole e stare al fresco e mi offri del té freddo che sorseggiamo sul divano parlando del più e del meno. Chiesi dove fosse Marco, mio cugino, e lei rispose che era uscito con gli amici e che era sola in casa. Lo zio, suo marito era passato a miglior vita qualche anno prima.Per via dell�afa la zia indossava una veste leggera da casa chiusa davanti da dei bottoni, senza maniche, scollata sul petto e corta fin sopra il ginocchio. L�ultimo bottone era slacciato e lasciava intravedere l�interno coscia. Il passare del tempo non era certo stato gentile nei suoi confronti, eppure la sua pelle abbronzata era ancora soda e capace di provocare una dirompente erezione di un giovane uomo poco più che trentenne. Ed infatti, l� "amico" non si fece attendere a lungo: un po� per colpa dei pantaloncini da jogging che mi premevano sul pacco e un po� per colpa della situazione intrigante, con tanto di vista sulle cosce e sul petto della zia, il mio pene iniziò a prendere consistenza mettendomi non poco in imbarazzo. Non riuscivo a gestirlo, cercavo di pensare a qualsiasi altra cosa pur di riuscire a distrarmi, ma l�erezione non accennava ad arrestarsi. Il peggio fù che la zia se ne accorse, e mi sorprese una paio di volte a frugare con lo sguardo tra le sue cosce, ma non mi era parsa troppo seccata, anche se aveva accennato a coprirsi. Che figura !Di colpo si alzò e ando alla finestra, dei rumori dalla strada avevano attirato la sua attenzione: �questo dev�essere Marco che rientra, non ha le ...
«123»