1. In finestra con la zia


    Data: 27/02/2019, Categorie: Incesti Autore: cougar_lover

    ... chiavi di casa� disse lei. Affacciatasi alla finestra e sporgendosi dal davanzale per controllare, vide che si trattava solo di un passante, un signore sulla settantina, che si era momentaneamente appoggiato al cancello per rifiatare (la strada era in salita, e sotto il sole estivo diventava uno sforzo non indifferente per qualcuno non più giovane).Io intanto ero immobile sul divano, bloccato dalla mia erezione, non potevo alzarmi o sarebbe stata ancora più evidente. E lo spettacolo che avevo davanti mi fece perdere completamente ogni inibizione. La zia affacciata alla finestra aveva lasciato alla mia vista il suo magnifico culo, ancora sodo e le sue gambe. Volevo prendermi a schiaffi per svegliarmi da questo sogno/incubo e ripetermi che non era una cosa corretta da fare, ma il mio pene la pensava diversamente. Non potei più resistere e mi fiondai su di lei in preda ad un raptus.La cinsi da dietro mentre ancora era alla finestra, appoggiando volutamente il mio sesso tra le sue cosce causandole un sussulto, ma non le diedi nemmeno il tempo di girarsi che la mia bocca e la mia lingua già erano sul suo collo e le mie mani si insinuavano sotto la sua veste in cerca della sua passera. La sua resistenza fu debole: �ma cosa stai facendo?� disse, neanche troppo convinta, in fondo era da tempo che non provava più certe sensazioni, e non appena scansai le sue mutandine e raggiunsi le grandi labbra, mi accorsi che era già bagnatissima !Iniziai a massaggiarle la passera e a giocare ...
    ... con la clitoride. Poi infilai un dito dentro, era una sensazione fantastica. La zia intanto non opponeva più la minima resistenza e sembrava in trance, con gli occhi semichiusi. Presi a baciarla in bocca e lei rispose. Quindi feci scivolare la lingua ripetutamente sul collo per poi baciarle le orecchie e succhiarne i lobi. Lei intanto, con mia sorpresa, cercava, seppur girata, di raggiungere con la mano la mia patta. Mi calai I pantaloncini per liberare il mio pene e lei lo impugnò senza indugi ed iniziò a segarmi piano.Eccitato com�ero avrei potuto sborrare da un momento all�altro. Le abbassai le mutandine fino a terra, sollevai la veste, mentre lei restava sempre china in avanti appoggiata alla finestra e da dietro portai il glande sulla sua fessura e con un colpo secco la penetrai. La zia emise un gridolino, che non fece che aumentare la mia eccitazione. Presi a scoparla con foga, con colpi sempre più forti. Persi come eravamo nell�eccitazione del momento, avevamo totalmente dimenticato il signore fermo davanti al cancello, il quale attirato dai gemiti si era girato e ci osservava. La finestra era spalancata proprio di fronte a lui, me ne accorsi, mentre la zia continuava a godere dei miei colpi con gli occhi socchiusi. Non dissi niente e continuai a scoparla. Quando la zia apri gli occhi e si accorse anche lei del nostro spettatore, rimase sorprendentemente tranquilla e anzi lo fissava dritto negli occhi.Preso dall�eccitazione di quella situazione inverosimile, slacciai i ...