La ragazza di cristallo
Data: 02/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Wthinking
... terra, tanti baci forse troppi, infinite cavalcate su quel divano rosso, sento ancora le spalle sulla testata del letto, il segno delle sue dita sul muro, orgasmi ripetuti e la mia mano sulla testa a dirigerla sulla mia spalla, scendendo poi lungo la schiena, sui glutei, quasi a dirle tranquilla ci sono io.
Io sono qui, non sono sparito, neanche tu, noi siamo ancora e lo saremo. Corre troppo forte il mondo, si inseguono troppo i pensieri, in troppi posti porti il cuore, ma in nessuno ce lo lasci mai, perché in fondo di qualcosa prima o poi ti innamorerai davvero e allora sarà tutto chiaro, troverai il pezzo del puzzle che non hai visto. Si proprio quello diverso da tutti gli altri, che forse avevi vicino e non lo hai notato, perché a furia di avvicinare i sogni irrealizzabili, ad abusare del concetto di felicità, alla fine ti sei allontanata e neanche più ricordi come è, perché lo sei stata e vuoi tornare a esserlo. Chi è felice non se lo chiede mai.
La bomba è scoppiata e i nostri corpi allontanati, non c’è più nessun fortino sicuro, siamo ancora nomadi, nel ramingo vagare di cuori infranti troppe volte, in un crudele avvicendarsi tra vittime e carnefici.
Affaccendiamoci in qualcosa che non ci interessa poi davvero, pensiamo a progetti per non pensare, introiettiamo pensieri altrui pensando siano i nostri e alla ...
... fine ci troveremo spersonalizzati, perfettamente omologati in mezzo ai non omologati, saremo solo l’ombra di ciò che eravamo quando eravamo interi, prima che ci mandassero in frantumi.
Nonostante tutto, rimarremo quelli dell’ultima sera, che sappiamo sarebbe stata il nostro tributo; neanche il tempo dei convenevoli ed eravamo già con sopra solo l’intimo a giocare a togliercelo, soffocandoci con gli ultimi slanci di passione rimasta, le lingue ovunque per ore intrecciati, il sapore dei tuoi umori misti al mio sperma, le dita su e giù a esplorare ancora per un’ultima volta tutte le nostre cavità, i tuoi seni a indurirsi sempre di più e baciare ogni millimetro del tuo vestito di pelle. Il tempo giusto per rileggere ancora i tuoi tatuaggi, nella flebile luce di una lampada blu, tuo gradito regalo e l’ultimo bacio sui piedi eleganti.
Ora regna solo il silenzio delle nostre mani congiunte, che calò nella notte senza fine. E quel bellissimo risveglio, perché non ne avevamo mai abbastanza. Buffo per chi deve dirsi addio.
Non la vidi più, col tempo mi resi conto di aver conosciuto solo alcuni pezzi di lei, forse quello più introspettivo e doloroso non l’ho mai visto davvero o forse non l’ho mai voluto vedere, di tante risposte saremo orfani perché genitori di troppe domande, spesso inutili.
Alla ragazza di cristallo.
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